Aziende e regioni

Piemonte: è legge la centralizzazione dei pagamenti in sanità

di Emiliano Calabrese

"Un primo, importante passo per la riforma dell'ente, in modo da creare un'amministrazione più leggera, più efficace e meno costosa". Sono queste le parole di commento della Giunta Chiamparino all'indomani dell'approvazione della legge regionale: "Provvedimenti per la riqualificazione della spesa regionale".
Il testo tocca tutte le aree di competenza dell'ente ma numerose e di un certo rilievo, sono le disposizioni che riguardano il mondo della sanità. Fra tutte spicca l'articolo 1 "Pagamenti centralizzati dei fornitori delle aziende sanitarie regionali" che assegna alla finanziaria Finpiemonte SpA, entro il 2015, la gestione della cassa delle aziende sanitarie (esclusi gli stipendi del personale). Il fine è ottenere un costante ed aggiornato monitoraggio della spesa nonché adeguare i termini di pagamento delle aziende sanitarie piemontesi alle disposizioni europee e nazionali (2011/7/UE; d.lgs 192/2012), che prevedono l'onorabilità degli impegni nei confronti dei fornitori entro 60 giorni.
Certo, non sarà semplice raggiungere in tempi brevi questi risultati considerato che, secondo gli ultimi dati di Assobiomedica, i giorni necessari per le Asl e gli ospedali del Piemonte per saldare i propri debiti sono pari a 217. Dato non solo decisamente superiore della media italiana (172), ma anche di tutte le regioni del nord Italia capeggiate dalla Lombardia che impiega 80 giorni.
Tornando al testo di legge regionale, vanno segnalate altre iniziative quali l'articolo 7, valorizzazione del patrimonio immobiliare delle ASR, con cui queste ultime dovranno provvedere, entro i prossimi 6 mesi, all'individuazione degli immobili non utilizzati e dunque dismettibili che, considerato le riorganizzazioni di questi ultimi anni, potrebbero portare un discreto gruzzoletto.
Inoltre, l'articolo 8, razionalizzazione dei costi del personale, permette alle Asr di dichiarare, sia per il 2015 che per il 2016, eccedenze di personale nel ruolo amministrativo (anche dirigente) da collocare a riposo secondo le normative cosiddette "pre riforma Fornero". In questo caso, l'obiettivo è quello di rispettare il punto 6 del recente regolamento per gli standard ospedalieri che indica, nel valore massimo del 7 per cento, il rapporto tra il personale occupato nel ruolo amministrativo e il numero totale presente nei nosocomi.
Infine va citato l'articolo 20, norme per la programmazione socio-sanitaria, che regola il coinvolgimento di soggetti e capitali privati nella realizzazione degli immobili di edilizia sanitaria. In questo caso però i progetti dovranno essere presentati ai cittadini e gli eventuali contratti non potranno prevedere quale corrispettivo l'affidamento in concessione di servizi sanitari ospedalieri.
Vedremo nei prossimi mesi quali saranno le effettive ricadute considerando che, non più tardi di un mese fa, la Legge di Stabilità 2015 è intervenuta per affrontare alcune delle criticità finanziarie del Piemonte.