Aziende e regioni

Toscana: sì alla riforma del sistema sanitario. Il Consiglio approva ma Sel dice no

Via libera alla Riforma del Sistema sanitario della Toscana. Il Consiglio regionale ha approvato la legge con 28 voti a favore, 16 contrari e 1 astenuto (Severino Saccardi del Pd). La riforma prevede, tra l'altro, l'accorpamento delle attuali dodici aziende di unità sanitarie locali in tre aziende Usl, una per ciascuna area vasta (azienda Usl Toscana Centro, azienda Usl Toscana Nord Ovest, azienda Usl Toscana Sud Est). Da qui la previsione di un forte rafforzamento del ruolo dell'area vasta, quale sede di attuazione della programmazione strategica regionale. Le tre aziende Usl operative dal primo gennaio 2016 avranno personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia imprenditoriale. Tra gli emendamenti approvati c'é quello all'articolo 5 della legge sull'istituzione del dipartimento dei servizi sociali, per dare più forza alle integrazioni socio-sanitarie.

(Si vedano le nostre anticipazioni)

Nel testo, oltre alla riduzione delle asl da 12 a 3, a partire dal 1° gennaio 2016, si prevede che la giunta regionale presenti al consiglio entro il 30 settembre una proposta di legge per spiegare il nuovo ruolo attribuito alla programmazione di area vasta. Una volta a regime, ci sarà un direttore per area vasta, un comitato operativo, composto dai direttori generali delle aziende sanitarie e dal direttore generale dell'estar, con la
conferma del ruolo del dipartimento interaziendale, quale
strumento organizzativo delle Asl, dotato di un'assemblea e di un coordinatore. La zona-distretto viene confermata come ambito territoriale ottimale di valutazione dei bisogni sanitari e sociali delle comunità, nonché di organizzazione ed erogazione dei servizi inerenti le reti territoriali sanitarie, socio-sanitarie e sociali integrate. Il commissariamento delle
Asl arriverà a luglio e le nomine dei tre commissari di area vasta spetterà al presidente della giunta regionale, sentita la conferenza dei sindaci di area vasta e sentito il rettore dell'università che insiste nella stessa area insieme a quella del vicecommissario e all'istituzione dei dipartimenti interaziendali con conseguente nomina dei coordinatori. Uno specifico articolo è dedicato al ruolo dell'azienda ospedaliero-universitaria Meyer, della Fondazione Gabriele Monasterio e degli altri enti e aziende del servizio sanitario nel processo di riordino, la cui gestione è rinviata ad una successiva deliberazione della Giunta.

La soddisfazione di Rossi e Marroni.
«Riorganizzare profondamente è il solo modo per salvaguardare il servizio sanitario pubblico. Per la Toscana è una bella sfida, ma sono sicuro che la vinceremo». Il presidente Enrico Rossi commenta con soddisfazione il voto del Consiglio Regionale, che ha approvato oggi a maggioranza la legge per il riordino del sistema sanitario toscano. «Coniugare qualità e taglio della spesa è un'impresa difficile, ma finora ci siamo sempre riusciti, riducendo i costi e addirittura migliorando la qualità dei nostri servizi sanitari. Ci riusciremo ancora. E i toscani potranno continuare a guardare con fiducia al loro sistema sanitario».
«In poco tempo siamo arrivati a una legge che in questi mesi è migliorata, e per questo ringrazio l'aula, la Commissione sanità, il presidente Remaschi - ha detto l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni nel suo intervento in aula - L'esperienza dimostra che ogni volta che siamo stati posti davanti a una sfida siamo riusciti in due cose: realizzare risparmi e migliorare la qualità dei servizi. In quest'aula si è parlato di una potenziale privatizzazione. Noi facciamo tutto questo per non privatizzare. Il sistema pubblico ha ancora tante energie e risorse. Ora che la legge è stata approvata, è fondamentale il passaggio successivo. Dobbiamo pensare a come affrontare, declinare le cose che sono state dette, trasformarle in azioni concrete. L'obiettivo è lo sviluppo e la crescita della nostra sanità nei prossimi anni. Grazie a tutte le persone che lavorano con noi, ci sono tutti gli elementi perché questi risultati siano raggiungibili».

«Siamo molto soddisfatti. La legge accoglie pienamente le richieste di anci toscana, che aveva sottolineato la necessità di inserire strumenti di governo congiunto. Era indispensabile recuperare la funzione dei territori, per garantire ai sindaci un ruolo nella governance del sistema e per inserire nell'organizzazione dei servizi la centralità della zona distretto». La presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti commenta il varo della riforma del sistema sanitario della toscana, approvato stamani dal consiglio regionale. «Si apre ora una fase molto complessa e impegnativa- aggiunge Biagiotti- dove l'Anci e i Comuni toscani sono pronti a fare la loro parte, per rendere concrete e funzionali le novità della riforma».