Aziende e regioni

Al Policlinico Umberto I via al nuovo maxi-centro per la Pma

Sarà un vero e proprio polo di riferimento il centro dell’Umberto I di Roma per la procreazione medicalmente assistita. Si sviluppa su un’area di circa 700 mq ed è climatizzato con l'aria circolante ottimizzata, in base a quello che prevede la legge. Completamente ristrutturato, dispone di apparecchiature che rispondono a tutti i requisiti e alle norme di sicurezza previsti dalla legge: l’obiettivo è assistere mille pazienti all’anno. Ecco tutti i servizi che offre:
• sala operatoria con tecnologie all'avanguardia;
• sala preparazione e osservazione post trattamento;
• laboratorio di seminologia;
• laboratorio di embriologia (ovociti ed embrioni);
• locale per la crioconservazione del materiale biologico;
• ampia e confortevole sala d’attesa;
• servizi igienici adeguati alle norme vigenti.

La Regione si impegna a garantire un diritto previsto dalla legge. A 11 anni dall'entrata in vigore della legge sulla fecondazione assistita la Regione non disponeva ancora una rete regionale. Per questo si è deciso fin da subito di intervenire: prima fissando le regole per l'erogazione delle prestazioni di fecondazione medicalmente assistita, poi definendo la rete. Attualmente si sta procedendo con l'apertura dei centri, come è già avvenuto per il Pertini e il Sant'Anna.
Una delle priorità è garantire a tutte le coppie la possibilità di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, anche a chi ha difficoltà economiche. Privatamente infatti questo intervento può arrivare a costare fino a dieci volte di più, nel Lazio la Regione ha fissato nella cifra di 500 euro la quota di compartecipazione per la prestazione di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa, proprio perché la maternità non può dipendere da una questione di classe o reddito.
«Dopo il Pertini e il Sant'Anna e oggi, finalmente, la Pma al Policlinico Umberto I finalmente si riavvia un centro di importanza internazionale che punta a trattare 1.000 casi l'anno. Quello che rischiava di essere un diritto solo sulla carta, ora diventa concreto grazie a una offerta pubblica» ha spiegato il presidente del Lazio Zingaretti.
«Il Policlinico era abbandonato a se stesso. Sono stati messi a disposizione fondi consistenti per la ristrutturazione, siamo riusciti a sbloccarli in un momento molto particolare. Le istituzioni hanno agevolato questo tipo di soluzione. È importante perché il progetto di riorganizzazione del Policlinico è stato approvato dalla Regione. È una emergenza della città di Roma, ma dopo 120 anni finalmente vi si mettono le mani», commenta del direttore generale del Policlinico Umberto I, Domenico Alessio.
«In 33 anni di vita - ha commentato Cesare Aragona, direttore del centro - il Centro ha accolto 45mila coppie e sono nati 7mila bambini e l'età media dell'utenza è passata da 34 a 37 anni».


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