Aziende e regioni

Toscana, arriva l’antologia della «Buona sanità»

di Donatella Lippi

Un corposo volume, con i bordi pagina colorati, per raccogliere una rassegna stampa che va dal mese di novembre 2015 al mese di ottobre 2016. Ad ogni colore corrisponde un tema: salute, sociale, sport e lettere dei cittadini. Questa volta, non si tratta dei consueti cahiers de doléance, in cui denunciare la “mala sanità”, ma è la voce di quella medicina che, come dice la stessa etimologia del nome, si prende cura dei malati.

Lettere, risultati scientifici, esperienze di assistenza, occasioni di solidarietà e impegno, documentate dalla voce dei pazienti e dalla penna dei giornalisti, che sono riusciti a convertire in notizia il quotidiano positivo che si vive in corsia, in sala operatoria, in ambulatorio.

I numeri che compendiano gli interventi medico-sanitari in Toscana sono incredibilmente alti: il funzionamento di questa “machine à guérir”, per parafrasare Foucault, è complesso, difficile, tortuoso. Passa per i labirinti della burocrazia, per i poderosi incartamenti della modulistica, per i linguaggi oscuri della scienza. Eppure, come dimostrano le pagine di questo libro, può funzionare.

In questa crestomazia di testimonianze, parlano i fatti: dalla signora che ringrazia per l'assistenza affettuosa ricevuta, all'équipe che condivide l'ineffabile soddisfazione di una vita salvata, all'adozione di una tecnica particolarmente innovativa. Una ricca antologia di tanti autori diversi, spesso protagonisti senza nome. È “La buona sanità. La salute, il sociale e lo sport in Toscana raccontati da giornali e cittadini”, Firenze 2016. A cura della Regione Toscana. Distribuzione gratuita.

Il libro non è, infatti, opera dell'Assessore Saccardi, che è la responsabile degli aspetti sociali della sickness, ma è stato redatto dai veri attori della relazione clinica: pazienti, operatori sanitari, professionisti della salute. Sono loro che, ogni giorno, come scriveva Ippocrate, uniscono le loro forze contro la malattia (disease/illness): “il malato aiuta il medico a combattere la malattia”.

Nella semplicità di questo messaggio, formulato nel V secolo a.C., sta il senso profondo dell'alleanza terapeutica. E i giornalisti hanno saputo raccogliere queste storie, trasformandole in notizie da condividere con i lettori. In segnali di fiducia.

Da questa occasione di incontro tra professionisti della salute e professionisti della comunicazione, già avviato nel 2005, in occasione della Carta Toscana dell'informazione biomedica, prende oggi avvio anche un premio giornalistico, “Raccontare la salute”.
Una vox media, destinata a stabilizzarsi in positivo.


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