Aziende e regioni

Sardegna, 13 milioni per le liste d'attesa

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Un piano che supera i 13 milioni di euro per abbattere le liste d'attesa. Dalla Regione arriva il via libera al provvedimento che punta a ridurre le file di chi deve sottoporsi a visite mediche o trattamenti sanitari. Nello specifico la Giunta regionale ha approvato la delibera con cui vengono destinate risorse per oltre 13,6 milioni di euro per trovare soluzione al problema diventato ormai annoso.
«L’obiettivo è quello di potenziare l’offerta specialistica, le attività ambulatoriali e le prestazioni di ricovero per i cittadini sardi che a causa della pandemia, non hanno usufruito, o lo hanno fatto solo in parte, dei servizi sanitari - annuncia il presidente della Regione, Christian Solinas –. Ora spetterà alle nostre aziende sanitarie predisporre, entro sessanta giorni piani d’azione specifici».
Il piano prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate a cui verranno destinati 2 milioni di euro degli oltre 13 mln a disposizione. Risorse che puntano a superare le criticità dell’erogazione delle prestazioni. Secondo quanto previsto dall’esecutivo regionale, le risorse destinate alla sanità privata, che verranno affidate ad Ares, saranno impiegate per il 60% all’acquisto di prestazioni ambulatoriali e per il 40% ospedaliere.
Oltre 11 milioni, invece, andranno alle otto Asl e alle tre aziende ospedaliere «secondo i criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale». Nel dettaglio, 1.736.528 euro andranno all’Asl 1 di Sassari; 905.428 euro all'Asl 2 Gallura; 1.044.470 euro all’Asl 3 Nuoro; 368.686 euro all’Asl 4 Ogliastra; 924.494 euro all’Asl 5 Oristano; 526.656 euro Asl 6 Medio Campidano; 762.981 euro Asl 7 Sulcis; 2.887.830 euro Asl 8 Cagliari; 901.966 euro all’Aou Sassari, 486.595 euro all’Aou di Cagliari; 1.049.162 euro all’Arnas G. Brotzu.
«Con questo provvedimento abbiamo dato mandato ai manager delle nuove aziende di procedere ai piani operativi - commenta l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu -. Il recupero delle liste d’attesa è sempre stata fra le nostre priorità, ma i programmi varati negli ultimi due anni hanno dovuto fare i conti con il Covid. La pandemia non è ancora conclusa ma dobbiamo guardare avanti perché il virus non è l’unica emergenza».


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