Aziende e regioni

Sardegna: piano da 270 milioni per nuove tecnologie, telemedicina, ospedali e case della comunità

di Davide Madeddu

S
24 Esclusivo per Sanità24

Dalla Regione Sardegna un piano di 270 milioni d per nuove tecnologie, telemedicina, ospedali e case della comunità per un totale di 80 strutture da realizzare e oltre 200 obiettivi da raggiungere nell’arco di 4 anni. È quanto previsto dal programma di investimenti predisposto dalla Regione per la sanità della Sardegna utilizzando le risorse del Pnrr (e più nello specifico la Missione 6 Salute) e del Pnc (Piano per gli investimenti complementari). I 270 milioni (risorse cofinanziate) serviranno per realizzazione di circa ottanta strutture sanitarie e un totale di più di duecento obiettivi da portare a termine entro il 2026.

Il piano prevede la realizzazione di cinquanta Case della Comunità su tutto il territorio, tredici Ospedali di Comunità, sedici Centrali operative territoriali e oltre cento interventi per l’ammodernamento tecnologico.

Due le linee di programma per l’innovazione, la prima, per oltre 47,4 milioni di euro, riguarda la digitalizzazione e l’innovazione dei nove ospedali classificati come DEA di primo e secondo livello: Giovanni Paolo II (Olbia), San Francesco (Nuoro), Nostra Signora di Bonaria (San Gavino Monreale), Sirai (Carbonia), San Martino (Oristano), Cliniche San Pietro (Sassari), Policlinico Duilio Casula (Monserrato), San Michele, Arnas G. Brotzu, e Santissima Trinità (Cagliari). Fra gli obiettivi indicati, l’implementazione della cartella clinica elettronica ospedaliera e la realizzazione e integrazione dei sistemi di telemedicina (televisita-teleconsulto e telemonitoraggio).

La seconda linea, per un investimento di oltre 49,5 milioni di euro, coinvolge gli ospedali di tutto il territorio e prevede il rinnovo del parco tecnologico dei grandi macchinari (tac, acceleratori lineari, risonanze magnetiche, tomografi, densitometri ossei e telecomandati per esami di radiologia) con l’obiettivo di potenziare le strutture con strumenti diagnostici e di cura di ultima generazione.

«Con questo intervento, stiamo gettando solide basi per costruire il futuro della sanità sarda, che vogliamo sia sempre più di alta qualità e competenza - annuncia il presidente della Regione Christian Solinas -. Quello che stiamo realizzando è un modello nuovo, moderno ed efficiente, in grado di indirizzare e accompagnare il cittadino in un percorso attraverso il quale possa sempre trovare le risposte migliori ai suoi bisogni di cure e assistenza».Progetti e investimenti che, come sottolinea l’assessore alla Sanità Mario Nieddu diventano «un’importante opportunità per il sistema sanitario che ci consentirà di consolidare il processo di ammodernamento già avviato». «La programmazione è stata definita e declinata nel dettaglio per ogni singolo intervento, per ciascuna Asl e per le aziende ospedaliere dell’Isola - continua -. Le Cot, gli Ospedali e le Case della Comunità inseriti nel programma del Pnrr andranno ad aggiungersi a quelli già previsti nel Piano regionale della sanità territoriale e finanziati con risorse regionali, nazionali ed europee. Con la realizzazione delle strutture intermedie puntiamo a un modello di presa in carico del paziente su vari livelli. Attraverso il potenziamento della prevenzione e la gestione delle cronicità è possibile ridurre la pressione sugli ospedali, che oggi, anziché occuparsi solo dei casi acuti, si trovano a dover dare risposte a qualsiasi problema di salute delle persone, finendo inevitabilmente per andare in difficoltà».


© RIPRODUZIONE RISERVATA