Aziende e regioni

Toscana: il progetto Girot mette le gambe all'ospedale per raggiungere i pazienti fragili

di Elisabetta Tonon*

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24 Esclusivo per Sanità24

È stata una necessità dettata dalla pandemia, sta diventando un modello organizzativo vincente: è il progetto ‘Ospedale senza muri’ dell’ASL Toscana Centro, che ha ‘messo gambe’ all’ospedale che non è più in un luogo ma ovunque ci sia bisogno di assistenza, soprattutto per la cura degli anziani cronici e fragili, grazie ai Gruppi di Intervento Rapido Ospedale Territorio (GIROT), vere e proprie ‘squadre mobili di pronto intervento’. I risultati sul campo del progetto di presa in carico del paziente anziano complesso con scompenso clinico, tra i pochi in Italia, saranno presentati domani a Pistoia, in occasione di una Tavola Rotonda al convegno dei geriatri toscani SIGG. Clinici, amministratori e politici regionali, tra cui anche l’assessore alle politiche sociali Serena Spinelli, si confronteranno su questo tema e affronteranno altri nodi della rete di assistenza, come gli ‘ospedali di comunità’, strutture dedicate alla cura dei pazienti stabili ma con necessità assistenziali complesse e la ridefinizione del ruolo della medicina generale e dei poli ambulatoriali.
I modelli assistenziali tradizionali hanno dimostrato già da tempo di non essere adeguati alle esigenze peculiari dei pazienti anziani specialmente se fragili, con ricoveri e accessi al pronto soccorso continui e molto spesso inappropriati. Basti pensare che un terzo dei pazienti anziani dopo una degenza ospedaliera non è più in grado di camminare, la prevalenza di stato confusionale acuto raggiunge il 60%-70% tra i più vecchi soprattutto se con demenza, il rischio di contrarre un’infezione, spesso da micro-organismi resistenti ai comuni antibiotici, aumenta esponenzialmente con il protrarsi del ricovero.
La pandemia che ha colpito duramente le fasce d’età più avanzata, determinando addirittura una riduzione dell’aspettativa di vita da una media di 83 a 82 anni, ha accentuato queste criticità e dato la spinta alla riforma dell’assistenza agli anziani cercando di portare diagnosi e cura, laddove possibile e preferibile, dall’ospedale a casa dei pazienti, per evitare che si aggravino e abbiano bisogno di ricovero in ospedale. Così in Toscana è partito dal luglio 2021 il GIROT (gruppo di intervento rapido ospedale-territorio) che ha lo scopo di prendere in carico e fornire prestazioni complesse, come è richiesto nel processo diagnostico e terapeutico delle malattie in fase acuta. Al momento ogni giorno dalle 3 alle 5 squadre GIROT, composte da un’équipe medica (geriatra o internista) e infermieristica, dotate di ecografo portatile, ECG e strumentazione per emogasanalisi, entrano in azione sul territorio fiorentino. Da luglio 2021 ad oggi, sono stati presi in carico a casa 1100 anziani, attraverso oltre 3.000 visite territoriali e in telemedicina; dopo l'intervento del GIROT, nel 78% dei casi i pazienti vengono riaffidati alle cure del medico di famiglia con la possibilità di riattivare il percorso in caso di nuova instabilità clinica. Il tempo medio di presa in carico per ciascun paziente è stato pari a 8-10 giorni, al termine dei quali appena il 7% ha dovuto essere ricoverato direttamente in ospedale o in pronto soccorso e la mortalità è risultata di appena il 5%, in netto calo rispetto al 18-20% della media nazionale e internazionale per i pazienti anziani fragili ricoverati in ospedale. Il progetto dunque sta dando ottimi risultati e ne è prevista l'estensione a tutto il territorio dell'AUSL Toscana Centro. Questa esperienza sta dimostrando che una migliore integrazione fra ospedale e territorio è possibile e apre la strada per il futuro della riorganizzazione del sistema sanitario pubblico.

* Presidente SIGG Toscana


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