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La proposta di un Piano nazionale di salute per il Paese

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24 Esclusivo per Sanità24

In Italia un Piano sanitario nazionale è assente dal 2008. Strumento principe della programmazione sanitaria del Paese, è stato abbandonato nel dimenticatoio in favore di strumenti pattizi ai quali è affidata soprattutto la funzione di ripartizione delle risorse economiche destinate alla sanità. Strumenti più agili, dal momento che per il loro iter non prevedono un passaggio attraverso il Parlamento, ma che, anche per questo motivo, non sono negli anni riusciti a vicariare il ruolo centrale del Piano sanitario nazionale nella sua funzione di applicazione del mandato costituzionale della “tutela della salute”.
I risultati della mancata pianificazione si manifestano oggi acuiti ulteriormente dal duro colpo inferto dalla pandemia, e mettono il nostro sistema sanitario a rischio con profili di non sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, di mancanza di personale formato e specializzato nelle discipline più carenti, di non omogeneità territoriale di accesso alle cure, ed in sintesi di mancanza di rispetto dell’erogazione uniforme dei livelli essenziali di assistenza sul territorio nazionale.
In questi sedici anni lo scenario nazionale e i bisogni di salute sono profondamente cambiati. La transizione demografica ha generato una popolazione sempre più anziana e fatto aumentare la necessità di assistenza non solo sanitaria, ma anche della sfera sociale e sociosanitaria, il cambiamento climatico ha inasprito le condizioni metereologiche e comportato problematiche ambientali così rilevanti che la Costituzione ha modificato il proprio Articolo 9 inserendo l’ambiente tra le tutele necessarie anche in funzione delle future generazioni, gli scenari geopolitici hanno modificato la scurezza delle catene di approvvigionamento dei beni oggi ritenuti essenziali.
Dall’analisi degli oltre 70 indicatori che compongono l’Indice di Vicinanza della salute, la rilevazione sulla disponibilità di salute nel Paese che annualmente svolge l’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini, emerge un impatto dei fenomeni descritti non solo sulla componente sanitaria, ma anche sulla dimensione individuale, sociale, ambientale, portando per il 2022 l’Indice di Vicinanza della salute al suo minimo storico di 86 punti, 14 punti in meno rispetto al 2010 e con un trend di ulteriore rapido peggioramento in corso con 4 punti in meno rispetto al precedente anno 2021.
I risultati della ricerca saranno resi pubblici in occasione della presentazione del nuovo Rapporto dell’Osservatorio “Unire i puntini: verso un piano nazionale di salute” che si terrà su iniziativa della senatrice Ylenia Zambito il prossimo 22 febbraio dalle 9.00 presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica.
«Dalla constatazione dell’impatto sulla salute che hanno, oggi più che mai, fenomeni tra loro eterogenei e di natura non solo sanitaria - afferma Duilio Carusi, Coordinatore dell’Osservatorio e Adjunct Professor presso Luiss Business School - nasce l’esigenza di ritrovare un momento di pianificazione generale a livello Paese sui temi di salute, ripartendo dal Piano sanitario nazionale e approfittando del ritardo accumulato in questi ultimi 16 anni per ampliare il perimetro di azione di questo strumento, arrivando a descrivere un piano nazionale di salute che coinvolga tutti gli attori in grado a vario titolo di portare la salute più vicina alla persona».


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