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Puglia: al via il primo investimento del pacchetto “Ospedale sicuro” destinato al Don Tonino Bello
di Vincenzo Rutigliano
24 Esclusivo per Sanità24
Al via all’ospedale di Molfetta, nel barese, al “Don Tonino Bello”, il primo degli investimenti previsti dal pacchetto “Ospedale sicuro”, sei interventi per complessivi 59,6 milioni di euro, inseriti nel piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr (Pnc) nel quadro della missione 6 Salute - componente 2 - investimento 1.2 denominato “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”. Questo primo intervento è pari a 7,3 milioni di euro e renderà il nosocomio di Molfetta strutturalmente più sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico, compreso il restyling degli ambienti di degenza.
Il rafforzamento strutturale e l’adeguamento agli standard di sostenibilità sono stati avviati senza interruzione dei servizi e così fino alla conclusione del cantiere, prevista per dicembre 2025, e dopo Molfetta toccherà ad altri 5 presidi della rete ospedaliera della Asl Bari. I lavori interessano i corpi di fabbrica della cosiddetta “ala vecchia” del presidio, costruita negli anni ’50-’60, e che attualmente ospita la maggior parte dei reparti e servizi, prevedendo l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, nonché un restyling completo della facciata esterna e degli ambienti di degenza.
“Questo rafforzamento –spiega il dg della Asl Bari, Antonio Sanguedolce – renderà nuovo l’ospedale di Molfetta, all’esterno e all’interno, grazie anche al totale rinnovo delle aree di degenza e senza che la struttura si fermi. Un’operazione importante anche perché proprio da Molfetta parte un piano d’investimenti per rendere più moderna molta parte della rete ospedaliera della Asl”. Insieme a questi il presidio di Molfetta sta usufruendo di altri investimenti che riguardano l’ammodernamento tecnologico delle apparecchiature diagnostiche, con l’arrivo di un ecotomografo multidisciplinare e un telecomandato digitale, e la digitalizzazione dell’intera struttura ospedaliera, che sarà dotata di nuove tecnologie informatiche (personal computer, tablet e software) e potrà impiegare la Cartella clinica elettronica in tutti i reparti.
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