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Miur: farmaci a scuola, tutti i dati e le indicazioni operative

di Lorena Loiacono (da Scuola 24-Il Sole 24 Ore)

Farmaci e somministrazioni, per molti studenti si tratta di appuntamenti a cui non è possibile rinunciare neanche nell'orario scolastico. Sia per mantenere la continuità terapeutica, sia per gestire casi di emergenza. E allora la scuola deve provvedere ad organizzare gli interventi necessari per assicurare alle famiglie la giusta assistenza. Nel 2013-2014 sono state16.137 le richieste di farmaci in tutta Italia, a rivelarlo è uno studio dell'Istat in collaborazione con il Miur.

Picco di richieste in Lombardia ed Emilia Romagna
. L'analisi dell'Istituto nazionale di statistica rientra nell'ambito dei lavori del Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci a scuola e prende in esame le scuole primarie e secondarie di 1° grado, statali e non statali. Dall'indagine emerge che durante lo scorso anno hanno avuto almeno una richiesta di somministrazione il 15,20% delle scuole primarie, 2053 istituti, e il 13,60 delle medie pari a 858 scuole. Le regioni con maggior richiesta sono state la Lombardia per le elementari con il 22,90% di casi e e l'Emilia Romagna per la scuola superiore di I grado con il 24,60%. le percentuali più basse sono state registrate in Molise con il 2% di intervento alla primaria e in Calabria con 1,205 alle medie.

Come procedere alla richiesta di somministrazione. Le famiglie devono fare regolare domanda alle scuole, riportando anche l'autorizzazione medica in cui, eventualmente, sarà presente l'indicazione per l'autosomministrazione del farmaco. Procedura prevista anche per i ragazzi al di sotto dei 14 anni. Nella richiesta deve essere specificato a chiare lettere nome e cognome del ragazzo, nome del farmaco, dosi e periodicità della somministrazione. Preso atto della richiesta, la scuola stila un piano di intervento anche in collaborazione con la Asl in cui individuare le persone adatte ad intervenire. Sono previsti appositi verbali al momento della consegna alla scuola dei farmaci salvavita.

Chi somministra il farmaco della terapia? La maestra. Per quanto riguarda la scuola primaria, su un totale di 4125 somministrazioni per la continuità terapeutica, in 702 casi il bambino provvede da solo (17%), in 776 casi è un familiare ad andare direttamente a scuola (18,80%) mentre il personale scolastico interviene in 2170 casi (52,60%). La Asl ha provveduto per 281 somministrazioni (6,80%). Per il resto, le scuole non hanno specificato la procedura. Nelle scuole medie invece su 1691 somministrazioni sono state 799 le autosomministrazioni (47,30%), 211 quelle affidate a un familiare (12,505) e 613 quelle affidate al personale scolastico (36,30). La Asl è intervenuta 74 volte (4,40%).

Il personale scolastico in prima linea. I dati, soprattutto nelle scuole elementari, mettono in risalto come nella maggior parte dei casi sia il personale della scuola ad aiutare il ragazzo nel portare avanti la terapia. Il personale può essere infatti formato al riguardo tramite certificazione della Asl, si tratta del 32,22%, e può essere stato formato in precedenza, il 23,22%. Resta non formato alla somministrazione il 28,17% del personale interessato dall'indagine Istat.

Intervenire in emergenza, si può. Se per la continuità terapeutica la famiglia può accordarsi con la scuola, la prassi cambia di fronte all'emergenza. Si tratta di quei casi in cui l'intervento e la somministrazione del farmaco non sono previsti o almeno non sono continuativi. Nel 2013-2014 sono state 7316 le somministrazioni in emergenza alla primaria e 3235 alle medie. Anche in questo caso il personale scolastico è stato in prima linea, intervenendo nel 63,105 dei casi alle elementari e nel 57% alla secondaria di primo grado. Il 41,41% del personale è formato per intervenire in emergenza, il 28,90% era stato formato in precedenza e resta un 29,69% che non può intervenire, perché non è preparato per farlo.

Sos per diabete, epilessia e asma. A richiedere una procedura di emergenza nelle scuole elementari, con tanto di chiamata al 118, sono soprattutto eventi improvvisi di malattie come l'epilessia con il 41, 72% di casi, l'asma con il 23,18% e il diabete con il 5,63. Stessa situazione alle medie con 34,49% di casi per epilessia, 26,90% per asma e 5,06 per diabete.

Chiedere aiuto alle Asl. La stragrande maggioranza delle scuole che hanno attivato protocolli specifici per la somministrazione di farmaci si è rivolta alle asl: su 2737 scuole, 2034 si avvalgono di accordi con l'azienda sanitaria di riferimento. Piccole quote si avvalgono invece di intese con comuni e province, uffici scolastici territoriali e cooperative.