Dal governo

Farmaci in “diretta” e “per conto”: prima riunione all’Aifa

di red.san.

Si è tenuta quest'oggi in Aifa la prima riunione del gruppo di lavoro sull'erogazione dei farmaci in forma diretta (DD) e per conto (Dpc), previsto dal Tavolo sulla farmaceutica istituito presso il ministero dello Sviluppo Economico e fortemente voluto dagli operatori del mercato (vedi dichiarazioni di Assogenerici del 27 gennaio scorso http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese-e-mercato/2017-01-27/distribuzione-diretta-e-conto-assogenerici-aifa-convochi-subito-tavolo-lavoro-richiesto-mise-175840.php?uuid=AE95vQJ ).

Gli obiettivi emersi nel corso del meeting sono molteplici. Da un lato ci sono Regioni e Governo che hanno l'esigenza di garantire servizi di qualità ai cittadini, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, rispettando le indicazioni della Commissione Tecnico Scientifica dell'Aifa soggetto preposto all'individuazione del canale di erogazione del farmaco. Dall'altro il mondo delle farmacie che vorrebbero porre un freno alla crescita della distribuzione diretta che dal 2013 ad oggi è cresciuta di circa 2 miliardi di euro - dai 3 del 2013 ai quasi 5 miliardi dell'anno appena concluso -, nonché implementare quanto previsto nello schema di Dpcm di aggiornamento dei Lea, ormai di prossima pubblicazione in Gazzetta, rispetto alla cosiddetta “Farmacia dei servizi” .

Tra i partecipanti, in rappresentanza delle regioni, era presente Loredano Giorni, responsabile dell'assistenza farmaceutica della regione Piemonte, che ha dichiarato come: «sia presto per fare delle valutazioni soprattutto se si considera che pochi mesi fa da più parti si dava per superato l'articolo 8 della legge 405/2001 sulle modalità di erogazione di medicinali. Detto ciò – ha proseguito Giorni - la sola richiesta di un confronto su questi temi è un buon risultato. Credo sia evidente anche ai rappresentanti di Federfarma e delle altre organizzazioni sindacali presenti quest'oggi al tavolo, che la mancanza di concorrenza rispetto alla distribuzione intermedia e finale del farmaco ha limitato le possibilità di sviluppo del mercato. Ad oggi il Sistema sanitario nazionale acquista praticamente allo stesso prezzo praticato al pubblico medicinali, quelli che fanno parte della farmaceutica convenzionata, che l'ultimo monitoraggio disponibile ha determinato in circa 8,5 mld di euro (http://www.aifa.gov.it/sites/default/files/estratto_Monitoraggio_Spesa_Regionale_gen-dic_2015_aggiornamento_del_22.06.2016.pdf ). Si tratta di contratti che, se votati maggiormente al principio dell'efficienza, potrebbero comportare notevoli economie».

Insomma, sembra che dal confronto di oggi possano nascere sinergie importanti per ottenere una rideterminazione dei prezzi dei farmaci erogati in regime convenzionale con l'effetto, oltre quello di revisione della spesa, di liberare risorse utili ad un sistema sanitario sempre in affanno.


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