Dal governo

Mezzogiorno, ripartiti i fondi per ammodernare la radioterapia oncologica

di Er.Di.

Il ministero della Salute ha messo a punto, e spedito alla Conferenza Stato-Regioni per il via libera, il riparto delle risorse per la riqualificazione e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione nelle regioni del Mezzogiorno. Le regioni coinvolte sono Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. I fondi sono previsti dalla legge 18/2017 che individua “Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”.
La fetta principale spetta alla Campania con 28 milioni, seguita dalla Sicilia con 24,3. Il podio si completa con Puglia cui vanno con 19,5 milioni. Appena sotto i 10 milioni la Calabria che precede la Sardegna con circa 8 e l'Abruzzo che si ferma a 6,3. Chiudono la classifica la Basilicata (2,7 milioni) e il Molise (1,5).
Entro i prossimi sei mesi le Regioni dovranno inviare al ministero della Salute uno specifico programma di utilizzo delle risorse assegnate che dovrà contenere l'elenco delle apparecchiature, con i relativi costi anche di installazione e collaudo, nonché la dichiarazione di congruità di funzionamento attestando anche la presenza di professionalità adeguate. Le nuove apparecchiature dovranno integrarsicon una o più delle seguenti tecnologie: radiologica per il posizionamento e/o la tracciabilità dei movimenti del bersaglio, Conc-beam Ct, tomografia assiale computerizzato, risonanza magnetica a basso o alto campo di intensità.
Con lo stesso “decreto Sud”, inoltre, erano stati assegnati anche 50 milioni nel 2017 e 20 milioni nel 2018 alla regione Puglia per la realizzazione di interventi in favore delle strutture sanitarie pubbliche dei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola e incrementato di 50 milioni, per il 2017, lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze


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