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Nota di aggiornamento al Def: le perplessità dell’Upb sul biennio 2019-2020

di Radiocor Plus

Il consiglio dell’Ufficio parlamentare di Bilancio «ha validato le previsioni tendenziali del Mef per il 2017-18 che ipotizzano una crescita reale rispettivamente del 1,5 e dell’1,2 per cento». Le previsioni, si legge in una nota, «rientrano in un intervallo di valutazione complessivamente accettabile, anche se la dinamica ipotizzata del Pil reale nel 2018 appare marginalmente al di sopra dell’estremo superiore delle previsioni del panel Upb (composto, oltre che dallo stesso Upb, da Cer, Prometeia e Ref ricerche).
Per quanto riguarda le previsioni tendenziali relative al biennio 2019-2020 (non oggetto di validazione) il quadro tendenziale Mef stima una crescita reale rispettivamente dell’1,2 e dell’1,3 per cento. E su questi andamenti l’Upb manifesta “maggiori perplessità”. In particolare, nella stima relativa alla dinamica del Pil nel 2020 «si rileva la prevalenza di rilevanti fattori di rischio negativo. La previsione di un trend in accelerazione tra il 2019 e il 2020 è infatti soggetta a significativi margini d'incertezza, collocandosi in parziale controtendenza rispetto agli andamenti del prodotto globale ipotizzati nel quadro internazionale».
Nella valutazione di insieme, riguardante il periodo 2017-2018, secondo l'Upb «si tiene conto del fatto che la dinamica reale è controbilanciata, in particolare nel 2018, da una stima più contenuta del deflatore del Pil; ne consegue che l’evoluzione del Pil nominale, variabile più direttamente rilevante per gli andamenti di finanza pubblica, si situa tanto nel 2017 quanto nel 2018 all'interno dell'intervallo delle stime ipotizzate dal panel dei previsori» dell’Ufficio parlamentare.
L’Upb procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico pubblicato nella stessa Nota di aggiornamento, quadro che incorpora gli effetti della prossima manovra di bilancio.


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