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Vaccini: Fnomceo plaude alle ordinanze dei sindaci pugliesi sull'obbligo scolastico

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I sindaci pugliesi prima a Maruggio, Taranto, poi a Lucera, Foggia, poi a Mola, in provincia di Bari, e presto anche a Bitonto, sempre Bari, emettono ordinanze per disporre la mancata ammissione ai nidi e alle materne per i bambini da 0 a 6 anni privi della certificazione che attesti le avvenute vaccinazioni. Un’applicazione in toto, a colpi di ordinanza sindacale, della Legge Lorenzin, che un emendamento al “Milleproroghe”, già approvato in Senato e ora all’esame della Camera, vorrebbe in parte posticipare, nell’attesa che sia approvato il nuovo ddl sulla materia presentato, sempre al Senato, dalla maggioranza, che introduce l’obbligo flessibile.

«L'intervento dei sindaci pugliesi costituisce una vera novità nel difficile intento di assicurare con le vaccinazioni il diritto alla salute dei cittadini, in particolare di quelli più fragili - commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli - e apre una questione nevralgica sinora sottaciuta e talora misconosciuta nella gestione del Servizio sanitario nazionale: la partecipazione democratica delle comunità locali e dei cittadini alla gestione della salute
sia pubblica che individuale».

La salute, scrive Anelli in una lettera aperta, «non è solo un diritto del singolo, da rispettare o da esigere». Per il presidente della Fnomceo si stratta di «un vero e proprio diritto di cittadinanza e, come tale, va riconosciuto ed alimentato da una effettiva conoscenza dei problemi e da una informazione trasparente e completa, che portino a una piena consapevolezza, presupposto imprescindibile di ogni libertà e di ogni altro diritto».


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