Dal governo

Morbillo e formiche

di Rosanna Magnano

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24 Esclusivo per Sanità24

Un'epidemia di morbillo a Bari, generata - pare - dal caso di una bimba per la quale «mamma e papà», che qualche mese fa il vicepremier Salvini aveva indicato come gli unici e soli a dover decidere della salute della propria prole, avevano stabilito che la cosa più giusta da fare era di non procedere al vaccino. E poi formiche sul corpo di una paziente intubata all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Cose che capitano. In un Paese del G7, settima potenza mondiale. Tutto sotto controllo.

Sul morbillo, la ministra della Salute, Giulia Grillo, dichiara che sono in corso accertamenti e che il ministero ha accelerato la predisposizione di un nuovo Piano per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita che già esisteva, «ma che non era più aggiornato dal 2011». Peccato che sui vaccini, negli ultimi mesi, siano stati trasmessi alla popolazione messaggi a dir poco contraddittori e l'obbligo scolastico introdotto dalla legge Lorenzin anche per morbillo e rosolia sia stato prima fintamente smantellato e ritrattato, poi ammorbidito, poi riportato nuovamente alla ribalta come urgenza. E ora la ministra spiega che il nuovo focolaio barese «evidenzia come il nostro Paese abbia ancora molto da fare per giungere ad eliminare questa patologia».

Non ci si può sorprendere quindi che i genitori siano confusi e che i no vax si siano sentiti politicamente «affiancati».

Ora ci sono otto casi di morbillo già accertati nell'ospedale pediatrico di Bari, un nono molto probabile e il rischio che possano essercene altri: il contagio sarebbe partito dalla figlia di 10 anni di genitori «no-vax».

Il ministero assicura che il Piano morbillo sarà presto presentato a tutte le istituzioni responsabili della sua approvazione e applicazione e «prevede impegni sia a livello statale - per offrire il vaccino in tutte le occasioni di contatto con le istituzioni pubbliche - sia a livello regionale perché occorre fare fronte comune per organizzare campagne informative e, soprattutto, per mettere in atto una più corretta strategia di prevenzione della trasmissione in ospedale e in tutte le strutture sanitarie». Chissà se questa volta la ministra, medico competente e da sempre impegnata sulla salute dei cittadini, riuscirà a mantenere la rotta.

Intanto le formiche invadono il corpo di una paziente inerme, come l'ultimo Buendìa divorato dai piccoli insetti, nella casa abbandonata di Macondo. Al di là delle responsabilità che saranno senz'altro chiarite, potrebbe essere una limpida metafora del futuro del Ssn, che si avvia a passi costanti verso un finanziamento al di sotto delle soglie minime individuate dall'Ocse. In seguito al video della donna ricoperta di formiche sono stati già sospesi il medico e due infermieri che erano di turno tra il 9 e il 10 novembre, quando sono state girate le immagini che hanno fatto emergere lo scandalo. Subito la ministra Grillo ha interessato il competente Nas dei Carabinieri, che ha effettuato un’ispezione per mettere in atto le verifiche e acquisire ogni elemento utile a fare chiarezza sull’episodio. «La stanza del reparto di Medicina, al secondo piano della struttura, è stata sigillata, l’area bonificata e i pazienti trasferiti presso altri reparti. Chiederemo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un dettagliato piano di interventi affinché episodi simili non si verifichino più», ha precisato la ministra Grillo.

Gli stessi carabinieri dei Nas - al terzo giorno di ispezioni - coordinati dal maggiore Gennaro Tiano, stanno analizzando eventuali responsabilità soprattutto sotto il profilo sanitario. E questa mattina sono andati in ospedale al secondo piano nella stanza del primario di Medicina per acquisire atti necessari alle indagini.

Sotto la lente anche il sistema degli appalti. La ditta di pulizie che si occupa dell'ospedale lavora da oltre 15 anni con proroghe di un vecchio appalto. Per questo, come spiegato all'Ansa da Mario Forlenza, direttore generale dell'Asl Napoli 1 commentando le indagini in corso, era stata avviata - «già» a luglio - una nuova gara. Nel frattempo però hanno vinto le formiche.



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