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Giulia Grillo dopo caso Umbria: «Manager sanitari, parta l'iter del Ddl M5S su meritocrazia e trasparenza»

di Barbara Gobbi

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«Scriverò subito a entrambi i presidenti delle Camere per sollecitare la calendarizzazione in commissione e poi in aula della legge proposta dal Movimento 5 Stelle che prevede una modifica dei criteri di nomina dei manager sanitari». Così la ministra della Salute Giulia Grillo, intervenuta su Radio Capital alla trasmissione "Circo Massimo", in merito alla vicenda degli arresti in Umbria. «Il mio obiettivo - ha affermato Grillo - è per rendere più meritocratiche le nomine, che ad oggi rimangono fiduciarie sulla base di un elenco di cui, di fatto, non è possibile conoscere i punteggi. Da parlamentare di opposizione a suo tempo chiesi che l'elenco fosse pubblicato per graduatoria e per punteggio: se c'è un elenco nazionale, non si capisce perché non debba contenere i numeri che indicano chi è il migliore e chi è il peggiore. In questo modo - ha aggiunto la titolare della Salute - se capita che un presidente di Regione scelga l'ultimo in graduatoria, gliene si può chiedere conto. Beninteso che se i nominativi sono nell'elenco, hanno i criteri per poterci stare». Non solo: «Da ministro - ha proseguito Grillo - dico che i criteri con cui è stato previsto l'elenco dei manager non sono affatto meritocratici. Riconosco all'ex ministra Beatrice Lorenzin di aver cercato di limitare il potere discrezionale dei presidenti di Regione, ma poi il decreto fu impugnato e divenne obbligatoria l'intesa con le Regioni. È un equilibrio che va ancora trovato, ma è chiaro che si deve spostare verso il merito e non può essere sbilanciato verso il rapporto fiduciario».
Grillo ha intanto ricordato di aver avviato in Umbria - dopo l'avvio dell'inchiesta della Procura di Perugia sulle assunzioni pilotate in ambito sanitario, che ha portato all'azzeramento dei vertici dell'azienda ospedaliera del capoluogo umbro e agli arresti domiciliari per l'assessore Luca Barberini e per il segretario Pd Gianpiero Bocci - un'attività di verifica di tutti i servizi sanitari, «reparto per reparto attraverso tutti i dati che il ministero ha a disposizione», e che invierà gli ispettori «per verificare che nessuna di queste azioni corruttive messe in atto abbia potuto in qualche modo nuocere nell'erogazione dei servizi. Questo - ha chiarito la ministra - è ciò che come ministero direttamente possiamo fare, posto che l'Umbria come tutte le Regioni è autonoma a livello organizzativo e anche nelle nomine dei vertici. In una lettera alla presidente di Regione mi sono messa infine a disposizione per poter individuare la migliore figura di garanzia al vertice dell'azienda perugina posto che tutti i vertici sono stati azzerati dall'inchiesta».


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