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Coronavirus/ Iss: R0 sotto 1 in tutte le regioni, ma con apertura totale elevato rischio contagi

di Ernesto Diffidenti

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"In tutte le Regioni l'indice di contagiosità del coronavirus R0 è sotto l'1". Lo ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa, confermando "che la curva epidemiologica continua a scendere". Si riduce anche il numero delle zone rosse che, in tutta Italia "sono diventate 74" rispetto alle 116 di una settimana fa. "Sono dati molto positivi - aggiunge Brusaferro - che dimostrano la bontà delle misure messe in atto e dell'adesione dei cittadini a tale norme". Misure che, insiste Brusaferro, non possono essere rimosse tutte insieme sottolineando che "passo dopo passo non è uno slogan", ma esprime "esattamente" il senso del documento che disegna gli scenario epidemiologici in vista della riapertura, in modo poter affrontare la fase 2 mantenendo il tasso di contagiosità R sotto
il valore 1. Documento che ha convinto il premier, Giuseppe Conte, a procedere ad una riapertura parziale a partire dal 4 maggio e che l'Iss difende.

Secondo le rilevazioni della Fondazione Bruno Kessler, illustrate da Stefano Marler , infatti, "ad oggi le stime indicano che può essere infettato il 3-4% della popolazione, quindi i positivi in grado di trasmettere l'infezione devono essere moltiplicati per 10 o 20, numeri molto grandi". Anche la riapertura delle scuole, secondo lo stesso modello matematico, "porterebbe un tasso di contagiosità a 1,3" anche perché gli studenti incontrano mediamente "oltre 10 persone al giorno".

E in questa direzione appaiono utili i test sierologi per i quali Abbott ha vinto la gara indetta dal Governo. Tra l'altro, uno studio cinese conferma lo sviluppo di anticorpi a 19 giorni dai sintomi nel 100% dei pazienti esaminati. Per Gianni Rezza direttore del reparto malattie infettive dell'Iss "è una buona notizia". "Ma bisognerà verificare - aggiunge - se si tratta di anticorpi in grado di neutralizzare nuovi contagi e protettivi a lungo termine". In ogni caso i nuovi test sierologici vanno proprio nella "direzione di individuare i possibili contagi ma è chiaro che in caso positivo bisognerà effettuare il test con i tamponi per capire se la persona non solo è contagiata ma sia o meno infettiva".


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