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Covid: 23.232 contagi e picco di decessi ma il tasso di positività scende al 12,3%

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

Sono 23.232 (+302) i nuovi contagi rilevati con 189mila tamponi (+40mila circa). Sono i dati contenuti nel bollettino odierno illustrato al ministero della Salute dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza, e dal presidente del Comitato tecnico scientifico (Cts), Franco Locatelli, che hanno parlato di "dolorosissimo" dato relativo ai decessi: 853 (+223) nelle ultime 24 ore. "Purtroppo - hanno sottolineato - sarà l'ultimo dato a diminuire e per 10-14 giorni dovremmo assistere a questo drammatico bilancio". Vanno meglio, invece, i trend relativi ai pazienti in terapia intensiva (-120 a quota 34.577) e delle terapie intensive (3.816, +6). Anche il rapporto tra tamponi e casi positivi è diminuito del 3% dalla scorsa settimana per attestarsi all'odierno 12,3%.

La regione con il maggior numero di casi, seppure in diminuzione, resta la Lombardia (4.886), seguita oggi dai 2.509 del Lazio e i 2.501 dell'Emilia Romagna. Sono 20.837 le persone guarite o dimesse nelle ultime 24 ore mentre gli attualmente contagiati tornare a salire dopo il momentaneo stop di ieri a 798.386 (+1.537).

Locatelli , intevenendo sulle eventuali riaperture delle regioni o dello zone sciistiche per le festività natalizie, ha insistito anche sulla necessità "di non ripetere gli errori di agosto". "Gli 853 decessi di oggi, molto sofferti da commentare - ha aggiunto - ci devono ricordare che la situazione non è sotto controllo, anche se la curva appare migliorare. Ad agosto pensavamo di esserci messi alle spalle la diffusione di covid che poi è ripartato e ha accelerato".

Un invito alla prudenza è arrivato anche da Rezza. "Non posso negare la mia preoccupazione - ha detto - dal momento che gli spostamenti illimitati per Natale e le aggregazioni rappresentanoun rischio per la diffusione dell'infezione. Poi vedremo quali saranno le decisioni per il prossimo mese dal parte del governo che sta lavorando in modo sinergico con l'Europa". D'altra parte il numero dei nuovi contagiati "è ancora troppo alto, quando saremo a 50 su 100mila saremo sollevati, ma finché la situazione resta questa l'allerta resta alta". Attualmente la proporzione è 730 casi per 100 mila abitanti "in una escalation che èandata da 50, poi a 200 per 100mila abitanti e che ha continuato a salire".

Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche di vaccini. Locatelli ha ribadito che "si sta lavorando in maniera intensiva per prepare l'Italia a svolgere le vaccinazioni contro il Covid". "E' falso - ha precisato - che il paese non si stia organizzando per la vaccinazione".

mentre Rezza, dal canto suo, ha approfondito il tema dei vaccini antinfluenzali. "Quest'anno si sono acquisiti fra 17 e 18 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale - ha concluso - ma può capitare che le dosi arrivino in modo scaglionato per motivi anche di produzione. Chiaramente c'è stata forte domanda e quindi se le scorte non erano arrivate dappertutto ciò ha portato disagio, ma la campagna sta andando bene e siamo soddisfatti".

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