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Covid/ Una primula targata Boeri segnalerà i gazebo dove vaccinarsi. Con l'ambizione di «convincere» gli italiani

di Barbara Gobbi

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Sono i 1.500 gazebo contrassegnati da una primula e ideati dall'archistar Stefano Boeri le strutture che in tutta Italia accoglieranno gli italiani, una volta che la campagna di vaccinazioni contro il Convid-19 "L'Italia rinasce con un fiore" sarà entrata a regime. Ad annunciare la novità è una conferenza stampa convocata appositamente dal commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri. Che per il resto ha confermato i punti cardine della maxi-operazione di profilassi descritta in Parlamento nelle scorse settimane dal ministro della Salute Roberto Speranza: primi a essere vaccinati saranno operatori sanitari e operatori e ospiti delle Rsa, «a partire dalla metà di gennaio», ha confermato Arcuri dopo un primo lapsus su un avvio «a metà febbraio». E mentre l'Inghilterra è già partita e gli Stati Uniti avviano lunedì 14 dicembre la campagna di vaccinazioni con il prodotto Pfizer in 3 milioni di dosi per vaccinare 100 milioni di americani entro metà marzo, l'Italia scalda i motori con un obiettivo ambizioso, preannunciato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: raggiungere tutta la popolazione residente entro l'estate.
«Mi piace citare il grande Pierpaolo Pasolini del "Paese di temporali e primule" - ha spiegato Boeri nel presentare nella sede di Invitalia a sua campagna ideata pro bono - per annunciare questo progetto che dovrà far ripartire il Paese all'insegna di un simbolo come la primula che è il primo fiore di primavera". «La luce in fondo al tunnel comincia a intravedersi - ha detto Arcuri - e in questi giorni stiamo lavorando senza sosta per garantire l'inizio di questa massiccia campagna di vaccinazione di massa. Nei giorni scorsi abbiamo condiviso con il primo produttore le modalità di ricezione e somministrazione dei vaccini e speriamo che possano essere dati al primo milione e 800mila italiani a partire dalla metà di febbraio. Abbiamo risolto la questione di aghi, siringhe e cloruro di sodio e due giorni fa abbiamo lanciato la call a 3mila medici e 12mila infermieri per andare a popolare questi "fiori" che sulle piazze italiane accoglieranno tutti quanti vorranno andare a vaccinarsi. Abbiamo dato in questi mesi una grande prova di essere una comunità, come necessario di fronte a una tragedia così vasta e imprevedibile e auspico che questa comunità possa ritrovarsi davanti a questo simbolo di rinascita. Quanto a noi, lavoriamo senza sosta per una efficace, ordinata e tempestiva campagna di vaccinazione», ha detto Arcuri.
«Abbiamo lavorato con i ministri Speranza, Boccia e i governatori per consolidare i dati relativi agli step della vaccinazione, mentre i numeri della ripartizione della popolazione da vaccinare per ogni Regione lo comunicheremo. certamente vaccineremo il primo 1,8 milioni con la gerarchia delle priorità condivisa dal Parlamento. Ci sarà un giorno simbolico precedente in cui inizieranno le vaccinazioni in tutta Europa, e speriamo che possa essere antecedente rispetto all'inizio della campagna di massa. Ci saranno 300 punti di vaccinazione all'inizio e a regime ci saranno i 1.500 gazebo con il fiore nelle piazze d'Italia. Ovviamente questa geografia di gazebo con il fiore sarà quasi esclusivamente correlata alla fase della vaccinazione di massa».
Ma basteranno dei gazebo sovrastati da primule per convincere gli italiani a vaccinarsi? «Non basta un fiore per convincere gli italiani - ha spiegato Arcuri - ma un fiore aiuta tanto. L'Italia è la culla della creatività, ci sono tante persone geniali che come Boeri vogliono mettersi al servizio della comunità e questo è solo l'inizio di una campagna di comunicazione più ampia. Molti ci regaleranno o stanno regalando ai cittadini il frutto del loro lavoro.


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