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Covid/Aifa: via libera al vaccino Pfizer-Biontech, sarà gratuito per tutti

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

Via libera dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) all'immissione in commercio del vaccino anti-Covid messo a punto dalle aziende Pfizer-Biontech. L'annuncio è arrivato dal presidente, Giorgio Palù, e dal direttore generale Nicola Magrini in una conferenza stampa nella quale hanno precisato "che il vaccino è stato reso rimborsabile e dunque disponibile per tutti a titolo gratuito".

"Saranno circa un milione le persone vaccinate contro il Covid-19 a gennaio - hanno aggiunto - e l'Italia avvierà studi specifici e autonomi per valutare sia l'efficacia che le reazioni avverse del vaccino". I programmi di farmacovigilanza attiva prevedono per ora un richiamo dei pazienti nel corso del 2021 con capacità di analisi a 3, 6 e 9 mesi per capire la risposta immunitaria nella popolazione italiana. In ogni caso la percentuale di efficacia al 95% dichiarata da Pfizer-Biontech "è molto elevata: a questi livelli arrivano solo i vaccini della parotite e magari ce ne fossero altri con questa efficacia ".

Dunque, Palù ha invitato i cittadini ad avere fiducia dei vaccini "che hanno aumentato l'età media di 25 anni" e confermato che il V-Day è fissato per il 27 dicembre.

"La piattaforma a mRna è facilmente modulabile - ha aggiunto il presidente Aifa - e, nel caso il virus dovesse evolvere in maniera tale da superare le difese immunitarie, ha un vantaggio rispetto alle piattaforme tradizionali con virus vivo o ucciso o basate su proteine ricombinanti. E' infatti una piattaforma che permette di essere modulata e costituirà la base per futuri vaccini, non solo in ambito infettivologico, ma anche anticancro".

Dal canto suo Magrini ha spiegato che il vaccino "è approvato per tutta la popolazione sopra i 16 anni e non ha controindicazioni assolute". "Non sono richieste accortezze particolari - ha sottolineato - per sottopopolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento. Anche per la gravidanza e allattamento, che si era detto potessero essere controindicazioni assolute, non lo sono, perché anche in questo caso i benefici superano i rischi".

Nella prima fase la vaccinazione sarà per chiamata diretta e non bisognerà, dunque, prenotarsi. "La seconda dose del vaccino va fatta 3 settimane dopo la prima - ha detto ancora Magrini - e la risposta immunitaria della prima dose è già visibile dal sesto o settimo giorno. Nella rara ipotesi che ci si infetti in questo breve lasso di tempo, il decorso della malattia sarebbe verosimilmente i più lieve".

Gli anticorpi monoclonali, infine. Magrini, ha smentito che "l'Aifa non abbia preso in considerazione gli anticorpi monoclonali". "L'Aifa - ha detto - non ha ricevuto nessuna proposta di valutazione e in via autonoma avvierà una sperimentazione clinica sui farmaci già approvati negli Stati Uniti e uno studio sulla documentazione scientifica nota". "L'Aifa - ha concluso Palù - ha interesse a valutare gli anticorpi monoclonali, farmaci antivirali che saranno utili laddove non si dovesse arrivare con i vaccini. Si tratta di farmaci antivirali che per essere più efficaci devono essere somministrati possibilmente prima che il paziente sviluppi sintomi".


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