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Covid/ Rezza: con 240mila vaccini al giorno normalità in 7-13 mesi

di Ernesto Diffidenti

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"Vaccinando circa 240mila persone al giorno riusciremmo nel giro di 7-13 mesi probabilmente a tornare a uno stile di vita pre-pandemico che ci permetterà anche di riaprire buona parte delle attività". Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante l'audizione al Senato sui vaccini anti-Covid. La stima è frutto "di un modello matematico messo a punto insieme all'Istituto superiore di sanità (Iss) e alla Fondazione Bruno Kessler" che ipotizza "una durata dell'immunità di 2 anni e nessun rilassamento per ora delle misure di distanziamento".

Rezza ha sottolineato anche l'importanza di arrivare a 350mila vaccinazioni al giorno e ha annunciato a breve "nuove raccomandazioni sui gruppi da vaccinare alla luce delle nuove disponibilità di vaccini". Il provvedimento dovrebbe essere presentato in Conferenza Stato-Regioni dopodomani.

"Certamente - ha spiegato - serve una maggior flessibilità nel piano vaccinale. Dobbiamo comprendere le istanze, ma allo stesso tempo rendere flessibile il piano o altrimenti diventa difficile andare su grandi numeri".Ragionando di gruppi a cui dare priorità, per esempio "certamente c'è la popolazione dei caregiver, però questa può essere molto indefinita e ampia se non la definiamo. Per esempio, certamente i genitori di bambini immunodepressi dovranno avere una priorità nella vaccinazione, così come le comunità - per esempio carceri, malati mentali, portatori di handicap - perché sono persone che hanno un livello di rischio maggiore per l'ambiente in cui si trovano". E' difficile, ha fatto notare l'esperto, affrontare la definizione di determinare categorie. Per esempio "è difficile fare una classifica delle categorie essenziali". In ogni caso, ha concluso, "è un discorso delicato, non credo ci possa essere il piano vaccinale perfetto, perché qualsiasi casella si va a muovere possono esserci critiche. Quello di cui c'è sicuramente bisogno è un'accelerazione della campagna vaccinale".

"Facciamo lo sforzo adesso - ha concluso Rezza - poi fra 3-4-7 mesi ne avremo conseguenze positive".


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