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Giornata contro il cancro/ Speranza, Prudente ottimismo sulla pandemia, ora fase nuova. Oncologia prioritaria nel recupero delle cure mancate cui va 1 mld

di B. Gob.

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«Siamo finalmente in una fase della pandemia che appare diversa rispetto ai mesi precedenti: dobbiamo ancora essere molto prudenti e tenere i piedi per terra ma per la prima volta dopo molte settimane guardiamo con maggiore fiducia a numeri che stanno migliorando e anche se i contagi restano altissimi constatiamo una stabilizzazione e in alcuni casi una riduzione dei nuovi casi. Questo ci consentirà di aprire finalmente una fase nuova: nell'ultimo Consiglio dei ministri abbiamo voluto dare un segnale chiaro in questa direzione, a partire dalla scuola che è un pezzo fondamentale del Paese, dove più dovremo investire». Così il ministro della Salute Roberto Speranza nel messaggio di apertura del convegno Aiom "Le sfide globali e il cancro", organizzato dagli oncologi medici in occasione della Giornata mondiale contro il cancro. E proprio i tumori sono la prima area a cui indirizzare i fondi per recuperare le cure "perse": «Tra la scorsa estate e la legge di Bilancio abbiamo stanziato un miliardo in tutto», ha ricordato Speranza, che ha annunciato una svolta a partire dalle risorse inedite in campo: «I 20 miliardi previsti per la Sanità dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono un'occasione unica che non può andare assolutamente sprecata mentre dal 2019 a oggi le risorse ordinarie del Fondo sanitario nazionale sono aumentate di 10 miliardi, da 114 a 124 miliardi.
«Questa stagione di rilancio - ha detto Speranza - è resa possibile soprattutto dalla campagna vaccinale: siamo ormai al 91% di italiani al di sopra dei 12 anni con la prima dose di vaccino, all'88% di persone che hanno completato il ciclo primario e a 35 milioni di persone con il booster e questo ci mette nelle condizioni di aprire una fase diversa rispetto al Covid». Da qui il riferimento alle "altre cure" mancate: «Non vi è dubbio che nei mesi più duri in cui le nostre strutture sono state impegnate h 24 nella lotta contro il Covid, abbiamo accumulato ritardi su visite, screening, interventi chirurgici, che dobbiamo assolutamente recuperare. Con il decreto "agosto" abbiamo stanziato mezzo miliardo per le liste d'attesa e con l'ultima legge di Bilancio un altro mezzo miliardo. Un primo passo nella direzione giusta: 1 mld di euro per evitare che dopo la crisi del Covid si paghi ancora un prezzo alto in termini di patologie che rischiano di aggravarsi. E non vi è dubbio che l'ambito oncologico è il più delicato e rilevante, dove più dovremo investire le nostre risorse e mettere a valore le professionalità», ha affermato il ministro. «Questo passaggio del Ssn è particolarmente delicato, non solo perché siamo in una fase nuova di gestione del Covid e guardiamo con fiducia alle prossime settimane ma anche perché abbiamo la sfida senza precedenti del Pnrr, 20 mld che dobbiamo impegnarci a spendere con puntualità, con rigore e serietà perché abbiano un effetto reale sulla vita delle persone. In più si accompagnano al maggiore investimento sul Ssn degli ultimi anni: siamo passati dai 114 mld del 2019 ai 124 mld attuali, che cresceranno nei prossimi anni in modo significativo. Non dobbiamo sprecare questa occasione ma costruire insieme, Governo e Regioni con le donne e gli uomini del Ssn, questa nuova fase di rilancio del Ssn, che è la risorsa più preziosa che abbiamo», ha concluso.

Siamo finalmente in una fase che appare diversa rispetto ai mesi precedenti: dobbiamo ancora essere prudenti e tenere i piedi per terra ma per la prima volta dopo molte settimana guardiamo con maggiore fiducia a numeri che stanno migliorando e anche se i numeri restano altissimi constatiamo una stabilizzazione e in alcuni casi una riduzione dei nuovi casi. Questo è particolarmente importante perché ci consentirà di aprire finalmente una fase nuova, che tutti auspichiamo e nell'ultimo Cdm abbiamo voluto dare un segnale chiaro in questa direzione, a partire dalla scuola che è un pezzo fondamentale del nostro Paese, dove più dovremo investire . Questa stagione è resa possibile soprattutto dalla campagna vaccinale: siamo ormai al 91% di italiani over 12 che hanno avuto la prima, all'88% di persone che hanno completato il ciclo primario e a 35 mln con il booster e questo ci mette nelle condizioni di aprire una fase diversa rispetto al Covid. Non vi è dubnbio che nei mesi più duri in cui le nostre strutture sono state impegnate h 24 nella lotta contro il Covid, abbiamo accumulato dei ritardi nelle visite, negli screening, negli interventi chirurgici, che dobbiamo assolutamente recuperare con il massimo di determinazione e attenzione. Nel mese di agosti stanziamenti per mezzo miliardo per recuperare e anche nell'ultima legge di Bilancio altro mezzo miliardo. È un primo passo che va nella direzione giusta: 1 mld di euro per evitare che dopo la crisi del Covid si paghi ancora un prezzo alto in termini di patologie che rischiano di aggravarsi. E non vi è alcun dubbio che l'ambito oncologico è il più delicato e rilevante, dove più dovremo investire le nostre risorse e mettere a valore la vostra professionalità. Questa fase del Ssn è particolarmente delicata, non solo perché siamo in una fase nuova di gestione del Covid e guardiamo con fiducia alle prossime settimane ma anche perché abbiamo la sfida senza precedenti del Pnrr, 20 mld che dobbiamo impegnarci a spendere con puntualità, con rifgore e con serietà perché abbiano un effetto reale sulla vita delle persone e che si accompagnano all'investimento più grande sul Ssn degli ultimi anni, con i 10 mld aggiunti nella manovra siamo passati dai 114 mld del 2019 ai 124 mld di oggi che cresceranno nei prossimi anni in modo significativo. La verità incontestabile è che abbiamo finalmente più risorse, sia ordinarie che straordinarie considerando quelle del Pnrr che sono una svolta vera: non dobbiamo assolutamente sprecare questa occasione per costruire un Ssn finalmente più forte, più radicato, più capace di valorizzare le donne e gli uyomini che vi lavorano. Dobbiamo cogliere insieme questa opportunità: Governo e regioni hanno bisogno degli operatori sanitari per costruire insieme questa nuova fase di rilancio del Ssn che è la risorsa più preziosa che abbiamo.


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