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Covid/ Altems: integrare il piano vaccinale con l'arrivo dei profughi dall'Ucraina

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24 Esclusivo per Sanità24

"È ormai chiaro che il 31 marzo ci sarà la fine dello stato di emergenza e a tal riguardo qualche giorno fa il Commissario straordinario Figliuolo ha inviato agli organi di Governo centrali e regionali una missiva con le predisposizioni per la risposta ad eventuali recrudescenze pandemiche in previsione della chiusura dello stato d’emergenza. È necessario che tali indicazioni siano integrate alla luce dello stato emergenziale relativo alla guerra in Ucraina e all’imminente arrivo dei profughi ucraini in Italia per garantire al meglio l’accoglienza e le cure sanitarie secondo quei valori umani che hanno sempre contraddistinto il nostro Paese". Lo suggerisce Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems) a commento dell'ultimo Instant report Altems Covid-19.

"Prosegue bene la campagna vaccinale in Italia che sta segnando importanti valori nelle percentuali di vaccinazione tra la popolazione nelle varie fasce d’età e nelle diverse Regioni - ha aggiunto Cicchetti -. Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle prime dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’89,4%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 61,4%".

Analizzando le vaccinazioni con prima dose, "la Regione associata al tasso di copertura più elevato per la fascia d’età 50-79 anni sia il Lazio (93,2%) mentre la Regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere il Piemonte (87,2%) - evidenzia il report - Per quanto concerne la fascia d’età 5-19 anni, la Regione associata al tasso di copertura più elevato è il Molise (71,3%), mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la provincia autonoma di Bolzano (50,9%)".


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