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Fine dell'emergenza sanitaria, Speranza: «Dobbiamo avere fiducia ma la pandemia ancora c'è: continuare a vaccinarsi»

di Red. San.

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Il 31 marzo «è un giorno importante, dobbiamo avere fiducia ma tenere i piedi per terra perché la pandemia ancora c'è. Decidiamo però di affrontarla non più con strumenti straordinari ma con strumenti ordinari». Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha congedato in un'intervista al Tg1 gli oltre due anni di stato di emergenza sanitaria in Italia, deliberato dal Governo Conte il 31 gennaio 2020. A seguire, i ringraziamenti a chi ha reso possibile gestire la pandemia e uscirne: «Dico grazie con ancora più forza prima di tutto al nostro personale sanitario, ai medici, agli infermieri e agli altri professionisti della sanità che hanno svolto un lavoro incredibile - ha proseguito -. E poi grazie al commissario Figliuolo, al Ct e ai nostri scienziati. E a tutti gli italiani che in questi anni sono stati così attenti e hanno svolto fino in fondo una missione positiva per il Paese».
Poi, l'indicazione: insistere sulla campagna vaccinale, che segna il passo proprio alla luce degli allentamenti delle misure restrittive, in arrivo dal 1° aprile. «È stata la vera svolta in questi due anni - ha ribadito Speranza -: se oggi il nostro Paese è in una situazione diversa e può permettersi di evitare restrizioni è perché abbiamo fatto una delle più significative campagne vaccinali del mondo, con percentuali tra le più alte d'Europa e del mondo. Dobbiamo insistere, ancora oggi ci sono persone che devono fare la terza dose ed è importante che la facciano, e persone che non hanno fatto la prima. Io continuo ad appellarmi a tutti perché se negli ultimi sei mesi abbiamo evitato le chiusure è stato grazie ai vaccini. Che sono e restano lo strumento fondamentale anche nella fase che si apre».


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