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Istat/ Nel Report SDGs 2022 mortalità in eccesso del +9,8% rispetto all'era pre Covid. E cresce all'11% la rinuncia alle cure. Male i vaccini pediatrici

di Red. San.

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Nel 2021 il totale dei decessi in Italia per il complesso delle cause è in calo rispetto al 2020, anche se rimane a livelli ancora elevati, con 709.035 decessi, 37 mila in meno rispetto al 2020 (-5,0%), ma 63 mila in più rispetto alla media 2015-2019 (+9,8%). Gran parte dell’eccesso del 2021 è dovuto al Covid-19 ed è stato osservato nel primo quadrimestre, quando la copertura vaccinale era molto bassa. Se nel 2020 l’eccesso di mortalità era stato maggiore nel Nord, nel 2021 coinvolge l’intero territorio nazionale. È quanto rileva l'Istat nella quinta edizione del Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGs), adottati con l’Agenda 2030 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Nel dettaglio dell'analisi Istat sul Goal 3 dedicato ad "Assicurare la salute e il benessere per tutti e a tutte le età", si rileva anche che nel 2021 in nessun territorio la speranza di vita alla nascita è tornata ai livelli del 2019, anche se nel Nord-Ovest e Nord-Est ha recuperato rispettivamente 1,3 e 0,3 anni sul 2020, raggiungendo gli 82,8 e 83 anni. Nel Mezzogiorno, invece, la perdita nella speranza di vita alla nascita nel 2021 è stata più accentuata che nel 2020, con 0,5 anni in meno rispetto al 2020. Pertanto, la speranza di vita alla nascita è di 81,3 anni.
Altro dati di rilievo, tra gli effetti collaterali nefasti del coronavirus, la rinuncia alle cure: in crescita all’11% nel 2021 dal 9,6% del 2020 (erano il 6,3% nel 2019), coloro che hanno desistito per problemi economici o per difficoltà di accesso al servizio e per gli effetti della pandemia. Tra le prestazioni "non colte" rientrano i vaccini pediatrici: nel 2020, per i bambini nati nel 2018, la copertura vaccinale a 24 mesi per la poliomielite,il morbillo e la rosolia raggiunge rispettivamente il 94%, il 92,7% e il 92,2% (-1, -1,8 e-2 punti percentuali sul 2019) sotto il target del 95% raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Infine, la pandemia e le misure per contenerla continuano a influenzare l’andamento della mobilità e dell’incidentalità stradale anche nel 2021. Rispetto al 2020 - rileva l'Istat nel suo rapporto sui Obiettivi sostenibili, incidenti e infortunati diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura consistente nel periodo marzo-giugno 2021, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno.
Rispetto al quadro generale, nell'ultimo anno (2020 o 2021), il 50% delle misure dell'Agenda 2030 dell'Onu sulla sostenibilità in Italia è in miglioramento, il 23% stazionario e il 27% segnala un peggioramento. La percentuale di misure con variazione positiva è "significativamente elevata per il Goal 17 (Partnership per gli obiettivi), trainata dagli indicatori che riguardano Ict, in forte incremento durante la fase pandemica, e per il Goal 12 (Consumo e produzione responsabili), caratterizzato dagli avanzamenti nella gestione dei rifiuti. Nei Goal 6 (Acqua) e 9 (Infrastrutture) si registra invece il numero più alto di indicatori in peggioramento. Rispetto ai 10 anni precedenti, la comparazione è favorevole: il 59,9% delle misure è in miglioramento, mentre il 16,7% resta stazionario e il 23,4% segnala un peggioramento. La percentuale di misure con variazione positiva è elevata per i Goal 17, 12, 7 (Energia pulita), 5 (Parità di genere), 9 e 2 (Fame zero), mentre nei Goal 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Cambiamento climatico), 4 (Istruzione) e 1 (Povertà) si registra il livello più elevato di misure in peggioramento.


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