Dal governo

Gemmato, Governo vuole investire su Ssn a partire dal personale. Ad aprile i nuovi "fabbisogni" in Conferenza Stato-Regioni

di Radiocor Plus

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«La carenza di personale medico e ancor più il fenomeno delle aggressioni nei pronto soccorso sono conseguenze di una stratificazione di problemi che si sono sedimentati negli ultimi dieci anni e che abbiamo ereditato. L’attenzione del Governo su questi temi è massima e un primo segnale in tal senso è lo stanziamento di 200 milioni per incrementare l’indennità per il personale impegnato nei reparti di emergenza-urgenza, a partire dal 2024». Così il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenuto a "Radio anch’io" su Rai Radio 1. «Sono risorse che non colmeranno nel breve termine le difficoltà di un contesto difficile, ma indicative della volontà dell’esecutivo di investire nella sanità pubblica in un momento peraltro di crisi legata all’emergenza energetica, per la quale sono stati allocati quest’anno 1,4 miliardi di euro dei 2 miliardi in più destinati al fondo sanitario nazionale. Gli operatori sanitari – spiega il sottosegretario - sono pochi all’interno dei pronto soccorso e, più in generale, negli ospedali perché in passato non è stata fatta un’attenta programmazione del fabbisogno del nostro Ssn. È intenzione del tavolo istituito tra i ministeri dell’Università e della Salute rivedere proprio tali fabbisogni», ha proseguito Gemmato, spiegando che «è stato previsto un primo aumento per le iscrizioni a Medicina di circa 600 unità, ma ad aprile in sede di Conferenza Stato Regioni verranno determinati i fabbisogni più specifici, intrecciando i dati relativi all’offerta formativa delle università. Va anche detto - ha concluso - che oggi si paga ancora lo scotto della legge che impone alle Regioni il limite al tetto di spesa per le assunzioni del personale sanitario, al 2004 meno l’1,4%. Ripensare questo vincolo potrebbe essere un forte segnale per aumentare la dotazione organica all’interno degli ospedali italiani».


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