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Atto di indirizzo del ministero della Salute: rotta su personale e liste d'attesa

di Red.San.

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Risorse, professionisti sanitari, territorio, Lea. Sono queste le prime parole-chiave in cui si "inciampa" nel leggere l'Atto di indirizzo pubblicato dal ministero della Salute, che con questo provvedimento "individua le priorità politiche da realizzare nell'anno". E come ogni anno la priorità è rimboccarsi le maniche, vista la partita in campo. A cui si somma il "convitato di pietra" Pnrr, programma trasversale e in particolare affrontato sul fronte della riorganizzazione delle cure di prossimità e della ricerca sanitaria.
Capitolo personale: qui la promessa del ministero, in linea con le dichiarazioni quasi quotidiane di Schillaci, è l'adozione di "ogni iniziativa utile a rendere maggiormente attrattivo il lavoro nelle strutture del Ssn, anche valorizzando i medici in formazione specialistica all’interno delle reti assistenziali. In particolare - si legge nel documento - occorrerà proporre specifici interventi, anche di carattere normativo, volti a far fronte alla carenza di personale nei servizi di pronto soccorso, anche prevedendo opportune forme di incentivazione economica e la valorizzazione del servizio svolto nei servizi stessi ai fini della progressione di carriera".
Di seguito le 10 macroaree di intervento indicate dal ministro della Salute nell'introduzione:
1. Rafforzamento del sistema di prevenzione a garanzia del benessere del cittadino, anche
mediante politiche che mirano a promuovere l’invecchiamento attivo e a prevenire e
sostenere le fragilità;
2. Sostenere politiche innovative in materia di ricerca sanitaria, anche mediante il
potenziamento del sistema delle reti e la promozione del trasferimento tecnologico;
3. Sviluppo di politiche internazionali per la creazione di uno spazio europeo della salute
con un ruolo propulsivo dell’Italia;
4. Ridurre le disuguaglianze tra le regioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e dei
Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), promuovendo una più stretta integrazione tra
ospedale e territorio, al fine di una maggiore soddisfazione di bisogni sanitari,
accessibilità ai servizi, tempi di attesa e appropriatezza delle prescrizioni;
5. Valorizzare i professionisti sanitari, anche dando adeguato riconoscimento alle
prestazioni svolte e compensando maggiormente le funzioni per le quali si registrano
carenze, tra cui i servizi di pronto soccorso;
6. Implementare il Fascicolo sanitario elettronico e incentivare la diffusione e lo sviluppo
della Telemedicina;
7. Favorire l’innovazione tecnologica nel campo dei dispositivi medici, attraverso un
adeguamento delle dotazioni infrastrutturali degli enti del Ssn; ridefinire le politiche nel
campo delle sperimentazioni cliniche e rafforzare il sistema delle farmacie;
8. Promozione di interventi per il benessere animale e a tutela della sicurezza degli alimenti;
9. Accrescere la conoscenza degli utenti sui temi prevalenti di salute pubblica, con la
promozione di apposite campagne informative rivolte alla prevenzione primaria e
secondaria e al contrasto della disinformazione;
10. Modificare l’organizzazione ministeriale al fine di rafforzarne l’efficienza


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