Dal governo

Schillaci, tutela salute della donna responsabilità interistituzionale

di B. Gob.

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«La promozione della salute delle donne è una responsabilità interistituzionale e va cercato sempre il supporto del Terzo settore. La donna riveste un ruolo rilevante nella famiglia e nella società, per questo abbiamo voluto dedicare un focus alla tutela della salute delle lavoratrici in ogni contesto sociale e produttivo, incluso lo smart working che ha rivoluzionato negli ultimi anni la vita di molte donne. Lavorare da casa spesso in spazi piccoli dove ai doveri lavorativi spesso si sommano quelli familiari aumenta il livello di stress e richiede tutele della salute e e garanzie del benessere psicofisico. Così come è importante assicurare la piena tutela delle lavoratrici madri, per le quali occorre tenere conto con attenzione degli specifici rischi sia per loro che per i nascituri». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione della presentazione al ministero delle iniziative organizzate in vista della 8a Giornata nazionale della salute delle donne del 22 aprile. «Le donne del Servizio sanitario nazionale - ha aggiunto - rappresentano anche la maggior parte del personale e oltre ai carichi di lavoro sono le più colpite dall'inaccettabile fenomeno della violenza che è una nostra grande priorità e sul quale siamo intervenuti di recente con un provvedimento legislativo».
Focus sulle disuguaglianza di salute. «Negli ultimi anni - ha proseguito il ministro - si è registrata una maggiore attenzione ma è ancora rilevante la sottovalutazione dei bisogni di salute delle donne all'interno degli studi e della ricerca medica. Lo sviluppo della medicina di genere è una delle attività e delle priorità del ministero, per riconoscere le specificità delle donne, non solo biologiche ma anche relative alle dimensioni culturali e sociali per delineare programmi e azioni, organizzare l'offerta dei servizi, indirizzare la ricerca e analizzare i dati statistici. La dimensione di genere, come sottolinea l'Oms, è ineludibile poi per un efficace contrasto delle tante disuguaglianze presenti nella salute. Molte malattie comuni a donne e uomini - ha aggiunto - presentano una incidenza diversa, una diversa sintomatologia e una diversa gravità, così come una risposta diversa alle terapie anche farmacologiche. Per questo abbiamo elaborato strategie per favorire l'inclusione degli aspetti di genere nella raccolta e nella elaborazione dei flussi informativi centralizzati e periferici».
Prevenzione fondamentale. La specificità di genere si declina anche nel Piano nazionale prevenzione così come nel Programma nazionale Equità e salute rivolto a Sud e Isole (650 milioni complessivi) che prevede investimenti anche per creare percorsi clinico-assistenziali orientati alla salute di genere che interessino in particolare i consultori familiari, punti di primo accesso sul territorio. «L'Italia - ha ricordato Schillaci - è una delle Nazioni più longeve al mondo e le donne vivono più a lungo degli uomini, da qui l'importanza della promozione della tutela della salute della donna attraverso tutte le età, fin dalla tutela del nascituro e in tutti i contesti, da quello scolastico a quello lavorativo».
Screening cruciali. La prevenzione intesa come corretti stili di vita e la prevenzione oncologica attraverso l'adesione agli screening sono determinanti per migliorare lo stato di salute. «Durante la pandemia - ha affermato il ministro - abbiamo assistito a un calo significativo degli screening oncologici, per questo siamo impegnati nel recuperare i ritardi accumulati con campagne di sensibilizzazione, in coerenza anche con il Piano oncologico che è stato approvato a gennaio. In questo scenario il cancro al seno si conferma come la patologia oncologica più diffusa con la stima di oltre 55mila donne colpite nel 2022. E stiamo valutando di estendere gli screening anche per il cancro del polmone, anche questa patologia in aumento tra le donne italiane».
Endometriosi "attenzionata". Sull'endometriosi sono stati investiti 3 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per un bando rivolto a tutti i ricercatori del Ssn. Nove sono i progetti selezionati per i quali sono stati già erogati i primi fondi e inoltre nell'ambito della ricerca finalizzata abbiamo altri tre progetti.


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