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Manovra/ Lavoro in Svizzera tassato a sostegno degli Ssr di frontiera e di medici e infermieri

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

Il ricavato della quota di compartecipazione come "contributo al Servizio sanitario nazionale" che sono tenuti a versare alla Regione di residenza quanti lavorano e soggiornano in Svizzera ma usufruiscono del Ssn e i lavoratori "frontalieri" tra Italia e Svizzera, andrà a sostenere il Servizio sanitario delle aree di confine e andrà "prioritariamente a beneficio del personale medico e infermieristico, quale trattamento accessorio, in misura non superiore al 20 per cento dello stipendio tabellare lordo". Lo prevede l'ultima bozza della Manovra, con l'intuibile duplice intento di sostenere la sanità delle Regioni di confine con la Svizzera e di trattenere gli operatori sanitari recuperando risorse per i salari di medici e infermieri che proprio da quelle Regioni "fuggono" verso i ricchi emolumenti offerti dalla vicina Confederazione elvetica. Secondo la bozza del Ddl di bilancio, "la Regione di residenza definisce la quota di compartecipazione familiare, compresa fra un valore minimo del 3 per cento e un valore massimo del 6 per cento, da applicare, a decorrere dal 2024 al salario netto percepito in Svizzera".


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