Dal governo

Meloni alle Regioni: il Pnrr assegna alla sanità 15 miliardi e 625 milioni e non è previsto alcun taglio

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24 Esclusivo per Sanità24

“Complessivamente il Pnrr assegnava alla sanità 15 miliardi e 625 milioni. Dopo la revisione del Pnrr la dotazione alla sanità è di 15 miliardi e 625 milioni, ai quali si aggiungono 500 milioni che noi abbiamo messo per l’incremento dei costi delle materie prime, quindi le risorse non sono state tagliate”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando in Aula alla Camera in replica al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del prossimo Vertice Ue.

Il premier ha voluyo replica così alle polemiche scaturite all’indomani dell’incontro tra le Regioni e i ministri Fitto e Schillaci. Al centro dell’incontro il Pnc ovvero il “Piano complementare” parallelo al Pnrr che da giorni agita presidenti e assessori. Il governo avrebbe comunicato l’intenzione di tagliare 1 miliardo e 266 milioni di euro dal programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” che finanzia la messa a norma delle strutture, ad esempio, ai fini dell’antisismica e l’antincendio. Fitto avrebbe spiegato che i soldi si potranno prendere dal cosiddetto “ex articolo 20”, fondo creato nel 1988 per pagare le grandi opere della sanità, come la costruzione di ospedali. Una mossa che ha scatenato la rabbia di tutte le Regioni, nessuna esclusa perché le somme di quel fondo sarebbero in gran parte già investite. Di parere contrario Meloni che alla Camera ha detto che “sulle risorse dell’articolo 20 al momento risultano più di due miliardi ancora da programmare”.


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