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Recovery Plan: disco verde della Commissione Ue al versamento della seconda rata da 21 mld all’Italia

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La Commissione europea ha annunciato l'approvazione ufficiale della seconda tranche da 21 miliardi nell'ambito del Pnrr dell'Italia. Roma "ha raggiunto tutti i 45 obiettivi" previsti e "la messa in opera degli investimenti sta entrando nella sua fase di pieno svolgimento", ha spiegato l'esecutivo europeo. Dopo l’ufficializzazione della valutazione positiva preliminare da parte della Commissione europea, per il versamento della seconda rata serviranno circa due mesi. E’ necessario, infatti, il via libera finale del Comitato economico e finanziario - il braccio tecnico del Consiglio dei ministri Ue delle Finanze (Ecofin) -, passaggio che richiede un massimo di quattro settimane. Entro circa un altro mese dal parere tecnico, Bruxelles erogherà all’Italia la rata di 21 miliardi di euro.

Sono 45 gli obiettivi previsti nel Pnrr per il primo semestre del 2022 e certificati come raggiunti da Bruxelles. In particolare, sottolinea una nota di Palazzo Chigi "entro il 30 giugno 2022 sono state realizzate importanti riforme come quella che introduce la nuova sanità territoriale, il completamento della riforma della pubblica amministrazione, le norme in materia di appalti pubblici e le riforme per il sistema dell’istruzione".

Tra gli investimenti, sono stati assegnati i fondi "per le riqualificazioni e valorizzazione dei territori, per il rilancio dei borghi e del patrimonio culturale tra cui parchi e giardini storici, per il miglioramento dell'efficienza energetica di cinema, teatri e musei". Altre risorse hanno supportato "nuovi progetti di connessione digitale e nel campo della ricerca, per la strategia nazionale dell’economia circolare e per il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, oltre a segnare passi avanti per la creazione di una filiera di produzione dell’idrogeno".

Intanto, il Governo è al lavoro sui 55 traguardi e obiettivi da conseguire entro fine anno e che daranno diritto a richiedere a Bruxelles la terza rata di finanziamenti, pari a ulteriori 19 miliardi di euro. "L’azione del Governo - aggiunge Palazzo Chigi - punta a realizzare in anticipo numerosi obiettivi, gia a settembre e poi in ottobre, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022". Si tratta di circa il 50% degli interventi, sui quali la Commissione europea eserciterà la sua valutazione. Tra le misure già realizzate"ci sono la riforma delle commissioni tributarie, quella degli istituti tecnici e professionali, mentre si sta completando quella volta a garantire la piena capacità gestionale per i*servizi idrici integrati". Inoltre sono stati approvati "i piani di investimento per la rigenerazione urbana nelle città metropolitane, gli interventi per la bonifica dei siti orfani, l’istituzione del fondo per l’housing universitario, l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e nuove risorse per la transizione digitale dei Comuni".


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