Imprese e mercato

Coronavirus: AstraZeneca interrompe la sperimentazione del vaccino

di Red.San.

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AstraZeneca ha interrotto i test clinici sul vaccino contro il Covid, allo studio insieme all'Università di Oxford, a causa di una reazione avversa sviluppata da uno dei partecipanti alla sperimentazione. La società farmaceutica ha comunicato in una nota che in una revisione standard dei trial del vaccino una persona ha sviluppato una malattia non spiegata. Lo stop temporaneo serve ai ricercatori per avere il tempo di esaminare i dati, mantenendo l'integrità della sperimentazione. Il vaccino è uno di quelli in fase di studio più avanzata, considerato tra i principali candidati per un precoce ingresso sul mercato.

"Il nostro processo standard di revisione dei test ha fatti scattare una pausa", afferma un portavoce di AstraZeneca. "Si tratta di un'azione di routine che si verifica ogni volta che c'è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test" che consente il tempo di "indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell'integrità del processo dei test", aggiunge AStraZeneca. "Nei test più ampi reazioni possono accadere per caso ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione", aggiunge il colosso farmaceutico.

Per Andrea Crisanti ordinario di microbiologia all'Università di Padova "la battuta di arresto del vaccino AstraZeneca di Oxford è fisiologica e normale, non è uno stop ma una fase di valutazione, non è mai stato sviluppato un vaccino in un anno". Intervenendo a 24Mattino su Radio 24 Crisanti ha sottolineato che "lo sviluppo di un vaccino dura circa 5 anni, si tratta di processo lungo e complesso, che coinvolge circa 100mila persone. Giustificato fare degli sforzi perché si tratta di una misura che dal punto di vista costi ed efficacia è la più conveniente ma ci vuole tempo". A proposito della quarantena ridotta a 7 giorni il professor Crisanti dice: "la maggior parte delle persone si ammala dopo 5/6 giorni dal contatto con la persona infetta, quindi punto di vista scientifico ci può stare ma non è a rischio zero, misura non sicura al 100%".


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