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DiaSorin: la Fondazione presenta la quinta edizione di Mad for Science

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E' stata presentata la quinta edizione di Mad for Science, il concorso nazionale promosso da Fondazione DiaSorin rivolto ai licei scientifici e classici con percorso a curvatura biomedica, "che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico". Obiettivo del concorso è la progettazione di 5 esperienze didattiche laboratoriali su temi specifici che quest'anno riguardano gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu. Gli otto migliori progetti accedono alla Challenge finale, prevista a Torino il prossimo 7 ottobre. "Come azienda leader nella ricerca avanzata in campo biomedico - ha sottolineato Carlo Rosa, amministratore delegato del Gruppo DiaSorin - abbiamo deciso di investire nel talento degli insegnanti e delle giovani generazioni, ideando e promuovendo per quattro anni Mad for Science, che ora, alla sua quinta edizione, da progetto di responsabilità sociale d'impresa, è diventato la mission della Fondazione DiaSorin". L'auspicio, grazie anche all'interlocuzione con il ministero dell'Istruzione, "è che sempre più scuole conoscano il progetto e possano coglierne le opportunità didattiche e di orientamento alle carriere scientifiche".

Per Giorgio De Rita, segretario generale della Fondazione Censis, intervenuto oggi alla tavola rotonda "Scienza: una passione sui banchi di scuola" promossa dalla Fondazione DiaSorin, viviamo nel Paese dei paradossi: siamo agli ultimi posti per numero di ricercatori rispetto ai nostri partner europei, eppure negli ultimi anni abbiamo registrato una crescita (non ancora sufficiente) nelle iscrizioni alle facoltà STEM.

"Il grado di educazione scientifica delle ragazze e dei ragazzi italiani - ha detto - è, da tanti anni, inadeguato alla complessità del mondo in cui viviamo e inferiore a quello registrato nei Paesi più avanzati. Allo stesso tempo tanti giovani ricercatori italiani sono riconosciuti tra i migliori in campo internazionale, come confermano i dati dell'ultimo ERC Consolidator Grant con i nostri scienziati al primo posto della classifica. Per questo occorre recuperare il terreno perduto e sostenere di più le tante eccellenze della ricerca italiana investendo soprattutto sulla scuola dove i ragazzi incontrano per la prima volta la scienza".

"Questo obiettivo - ha commentato Anna Brancaccio, dirigente del Ministero dell'Istruzione - ,rientra nelle priorità del ministero dell'Istruzione: intendiamo promuovere un metodo di insegnamento della Fisica e delle Scienze non trasmissivo, ma che preveda la sperimentazione diretta nel laboratorio inteso non solo come luogo fisico attrezzato ma come luogo mentale di osservazione e misurazione per far acquisire agli studenti il metodo scientifico di approccio proprio di queste discipline. A tal proposito l'aggiornamento dei docenti sui contenuti disciplinari e soprattutto sul modo di insegnare le scienze è fondamentale" .

Nato nell'anno scolastico 2016/2017, Mad for Science da quest'anno si arricchisce con la possibilità di vedere riconosciuti l'impegno e le ore di progettazione come PCTO – percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento già alternanza scuola-lavoro.

"Le competenze scientifiche e l'interesse per la Scienza - ha dichiarato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon - essenziali per diventare ricercatori ma anche cittadini consapevoli delle sfide che ci attendono, si costruiscono a scuola, potendo sperimentare il metodo scientifico in prima persona nei laboratori con i propri insegnanti. In questi primi 5 anni di progetto, 327 Licei, provenienti da tutto il territorio nazionale, hanno aderito con entusiasmo. La Fondazione DiaSorin confida di poter estendere la partecipazione al progetto Mad for Science anche agli Istituti Tecnici a partire dalla prossima edizione".


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