In parlamento

Stabilità 2016/ Il decalogo della commissione Igiene e Sanità. Farmaci innovativi e piano vaccini fuori dai Lea e dal Fsn

di Barbara Gobbi

S
24 Esclusivo per Sanità24

Ben venga la manovra espansiva targata Renzi. Ma è al netto dell’«impegnativo contesto» in cui viene definita la nuova legge di Stabilità, che vanno considerati gli interventi in materia sanitaria. È la premessa da cui la commissione Igiene e Sanità del Senato affronta le norme inserite nella manovra, per stilare il decalogo di osservazioni, con cui accompagna il via libera alla legge che la prossima settimana entrerà nel vivo, per approdare in aula il 16 novembre.

Questo il vademecum della commissione:
- dare priorità nella predisposizione della prossima legge di Stabilità alla correzione del tendenziale di finanza pubblica a partire dal 2017, e considerando che già per il 2016 il Fsn a 111 miliardi, con 1,783 mld in riduzione del finanziamento del Ssr, risulta pari al 6,6% del Pil atteso. Nel biennio successivo, con le previsioni di concorso all’equilibrio della finanza pubblica delle regioni a statuto speciale, anche ipotizzando un finanziamento costante del Fsn e un aumento del Pil, il rapporto scenderebbe al 6,4%, «ovvero agli ultimi posti dell’Ue»

- Rivedere la norma sui piani di rientro per gli enti Ssn, ampliandone la durata da 3 a 5 anni, «in ragione dell’entità dello scostamento», pari al 10% tra costi e ricavi, individuato per far scattare il piano stesso

- Prevedere che l’integrazione delle Ao e delle Aou con le aziende sanitarie possa operarsi soltanto previo consegumento del pareggio di bilancio nel biennio precedente

- in vista della centralizzazione massiccia degli acquisti, prevedere meccanismi stringenti di periodico aggiornamento degli elenchi Consip, sia in termini di prezzi che di efficacia

- modificare la norma sui nuovi Lea ripristinando due effetti «non condivisibili» della soppressione dell’art. 5 del Dlgs 158/2012: la cancellazione del parere obbligatorio delle commissioni parlamentari competenti e il venir meno delle indicazioni di priorità per i nuovi Lea, relative alle malattie croniche o degenerative, alle patoogie connesse all’abuso del gioco d’azzardo

- il finanziamento del Ssn «è meritevole di una riconsiderazione» alla luce in particolare: dei farmaci innovativi che motivano «un ripensamento su ulteriori finanziamenti in questo settore, che va accompagnato da efficaci e trasparenti modelli di governance della spesa e programmazioni pluriennali delle risposte nel maggior consenso sociale possibile e sulla base delle migliori evidenze scientifiche disponibili; della «oggettiva dilatazione della spesa, di entità tale da non poter essere ragionevolmente imputata né al finanziamento dei nuovi Lea né alla spesa già contenuta nel finanziamento indistinto del Ssn

- affrontare le tematiche sul personale del Ssn: le previsioni oggi contenute nella legge di Stabilità non scongiurano gli effetti negativi derivanti dal combinato disposto dell’applicazione della direttiva Ue sugli orari di lavoro e dal congelamento della spesa. La priorità è dunque «garantire il turn over del personale senza limiti, compresi quelli di spesa per le attività connesse ai servi h24». Ancora: »in assenza di significativi aumenti contrattuali, non è opportuno impoverire i fondi accessori connessi alle contrattazioni locali». Infine: serve «investire nel capitale umano delle professioni sanitarie, riconoscendo loro ruoli, competenze, autonomie e responsabilità»

- formazione specialistica: non è adeguato il «pur apprezzabile» sforzo di rifinanziamento dei contratti, fissati a 6.000 borse dalla legge di Stabilità. In più si auspicano «interventi per i contratti di formazione specifica in medicina generale»

- andrebbe integrato lo stanziamento per i soggetti con malformazioni da talidomide

- va chiarito il modello di governance per il 2016 dei fondi di contrasto alla povertà, in particolare per quella minorile, per le ovvie implicazioni che questi hanno nell’ambito della tutela della salute, anche attraverso il coinvolgimento del ministero


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