In parlamento

Farmaci, M5s: caos numeri su epatite C, smentito Pani

«È di poco inferiore di un miliardo di euro, pari a circa 31 mila euro per singolo trattamento, l'investimento che nel 2015 il sistema sanitario nazionale ha effettuato per la somministrazione dei farmaci anti epatite C. Numeri ben diversi da quelli dichiarati dal direttore generale dell'Aifa, nel corso della trasmissione Report del 15 maggio scorso, in cui riportava come la spesa complessiva fosse di 750 milioni per 50mila pazienti e, dunque, pari a 15mila euro a trattamento».
Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali commentano la risposta del sottosegretario alla Salute V ito De Filippo all'interrogazione a prima firma Giulia Grillo.
«Risulta evidente che i numeri forniti nella risposta sono incompatibili con quelli di cui ha parlato il Dg dell'Aifa, Luca Pani. Questa situazione di caos è inaccetttabile e richiede ulteriori chiarimenti.
Inoltre, grazie alle indicazioni fornite dall'ufficio affari legali dell'Aifa, si rileva chiaramente come la secretazione del contratto con la ditta Gilead abbia portato all'impossibilità di governare al meglio le strategie di acquisto dei farmaci con il risultato che, come riportato nelle conclusioni della risposta del ministero «il mancato raggiungimento entro il 31 dicembre 2015 dei 50 mila pazienti dell'accordo Sovaldi/Harvoni non ha consentito di acquisire oltre la metà del valore della scontistica derivante dall'accordo P/V, che si ottiene con gli ultimi due scaglioni da 10 mila pazienti».
Scrivono i cinquestelle «Insomma, ancora una volta, si evidenzia la mancanza di capacità da parte dei vertici dell'Aifa di gestire in modo efficace ed efficiente l'intero sistema dei farmaci. Adesso, con la nuova negoziazione con la ditta Gilead, occorre una radicale modifica delle condizioni contrattuali. Se, come dichiarato dal ministro Lorenzin al convegno di Farmindustria tale sistema vuole “correre come una Ferrari” c'è prima bisogno di un passaggio ai box per dare una bella sistemata alla macchina».


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