In parlamento

Covid/ Speranza: Aifa al lavoro per antivirali prescritti da medici di famiglia

di Red.San.

S
24 Esclusivo per Sanità24

"Nella settimana 17 - 23 marzo sono stati somministrati 5.171 trattamenti dell'antivirale Paxlovid, con una crescita del 31% rispetto ai sette giorni precedenti". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del Question Time alla Camera aggiungendo che il consumo di antivirali in Italia "è in linea con gli altri Paesi Ue".

"La Commissione tecnico scientifica dell'Aifa - ha aggiunto il ministro - proprio ieri ha cominciato a lavorare nella direzione di consentire attraverso i medici di medicina generale un accesso più diretto agli antivirali".

Molnupiravir e Paxlovid sono gli antivirali attualmente utilizzati in Italia dall'inizio di quest'anno.

"I farmaci antivirali sono sicuramente importanti - ha spiegato Speranza - sono uno degli strumenti per affrontare questa fase nuova ma non sostituiscono in alcun modo il vaccino che è e resta l'arma fondamentale con con affrontare questa fase".

Vaccini nei quali l'Italia primeggia. "I numeri della campagna vaccinale - ha detto il ministro - sono tra i migliori del mondo: a questa mattina alle 7 la prima dose di vaccino è stata fatta dal 91,39% over 12, la seconda dose è stata fatta dall'89,87% degli over 12 e per il booster abbiamo superato 38,9 milioni di persone". Nonostante ciò "in questo momento la circolazione virale nel Paese è molto alta: la fine dello stato di emergenza non significa la fine della pandemia che è ancora in corso". Per questo "il Governo valuterà l'evoluzione e adatterà le misure in base ad un monitoraggio che continuiamo ad osservare con la massima attenzione e prudenza".

In questa direzione Speranza ha ricordato che "è stata confermata la vigenza dell'obbligo e sanzione della sospensione dal lavoro per tutto il personale sanitario e non sanitario che lavora in strutture sanitarie e sociosanitarie. La ratio della norma è da ricondursi alla necessità di tutelare il più possibile i luoghi a cui hanno accesso persone fragili: questo è vero per gli ospedali e per gli studi ambulatoriali come in modo particolare per le Rsa dove è ancora molto opportuno tenere il massimo livello di attenzione".

Il ministro, infine, si è soffermato sulle malattie rare. "Lavoreremo con Aifa con l'obiettivo di non ridurre l'assistenza domiciliare - ha assicurato - . In questo momento l'attenzione del governo è molto forte con 4 miliardi di investimenti di cui 1 miliardo sulla telemedicina. Il nostro obiettivo è di far diventare l'Italia il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare".


© RIPRODUZIONE RISERVATA