In parlamento

Schillaci: saranno prorogate nel 2023 le misure per smaltire le liste d'attesa

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"Nel 2022 sono state rese disponibili risorse pari a 500 milioni, di cui 150 milioni destinati allo smaltimento delle liste di attesa tramite il ricorso alle strutture private accreditate. A fine 2022, non tutte le risorse disponibili erano state utilizzate, e per consentire nel 2023 la prosecuzione delle attività già avviate, mi sono attivato affinché in fase di conversione in legge del decreto-legge n.198 del 2022, in materia di termini legislativi, possa essere approvata la proroga anche per il 2023 di tali interventi". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso del question time al Senato. Per uniformare e rendere chiare e fruibili ai cittadini le informazioni sui tempi di attesa e sulle modalità di accesso alle cure, ha ricordato Schillaci, "l’Osservatorio nazionale delle liste d’attesa ha emanato, il 16 gennaio specifiche Linee di indirizzo". Molti altri i temi affrontati dal ministro a Palazzo Madama.

Verso fondo ad hoc Piano oncologico 2023-2027
Per il finanziamento del Piano oncologico nazionale per gli anni 2023 e 2024, "guardo con particolare favore all'emendamento inserito al disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 dicembre 2022 su disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, teso ad istituire, nello stato di previsione del ministero della Salute, un apposito fondo denominato Fondo per l'implementazione del Piano Oncologico nazionale 2023-2027 - PON". Tale fondo, ha sottolineato Schillaci, "che nasce con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni, è destinato al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l'assistenza al malato oncologico". "Sono fiducioso che le regioni e le province autonome, nel rispetto delle competenze istituzionali, provvederanno - nell'ambito dei territori di competenza - a recepire il documento relativo al piano onocologico con provvedimenti regionali, individuando le soluzioni organizzative più idonee per garantire cure e percorsi di riabilitazione più appropriati e uguali sul territorio nazionale", ha concluso il ministro.

Su borse specializzandi serve intervento ampio
Per superare le differenze di trattamento economico tra gli specializzandi delle scuole di Medicina e gli altri specializzandi non medici, che non ricevono una borsa, secondo il ministro, è necessario un "intervento normativo di ampio respito" che coinvolga più ministeri. Rispetto alle scuole di specializzazione di area sanitaria non medica, "le differenze riguardano non solo il trattamento economico dei professionisti sanitari iscritti alle relative scuole, ma anche ulteriori aspetti quali le modalità di selezione per l'accesso, le modalità di accreditamento delle scuole di specializzazione e delle strutture facenti parte della rete formativa delle scuole stesse. In tal senso - ha spiegato Schillaci - una piena equiparazione dei diversi professionisti non può prescindere da un intervento normativo di più ampio respiro, che preveda il necessario coinvolgimento del ministero dell'Università e della ricerca, nonché del Ministero dell'economia e delle finanze, ai fini della individuazione delle necessarie risorse per la copertura degli oneri derivanti dal finanziamento dei contratti di specializzazione da assegnare anche agli altri professionisti".

Contro carenza farmaci più utilizzo equivalenti
Sul tema carenza farmaci, Schillaci ha ricordato la convocazione, a gennaio scorsoi, del Tavolo di lavoro permanente sull'approvigionamento dei farmaci "per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive, alla presenza di rappresentanti del ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica ma soprattutto dei medici di medicina generale, perché ritengo che una misura di contrasto della carenza in esame, sia rappresentata dal ricorso alla prescrizione e all'utilizzo dei farmaci equivalenti". "Ritengo, inoltre - ha affermato - che sarà utile definire e promuovere d'intesa con tutti gli attori del sistema, ulteriori misure volte a sostituire alcuni farmaci in stato di carenza, ove possibile, alle preparazioni galeniche".

Su carenza sanitari impegno contro blocco turnover
"Dopo un periodo di definanziamento del fabbisogno sanitario, la legge di bilancio 2023 ha previsto un incremento del Fondo sanitario - ha detto Schillaci - . Rispetto alla carenza del personale medico, la mia strategia di azione non si esaurisce solo prorogando misure emergenziali, ma per rimediare agli errori del passato, ribadisco il mio impegno a trovare le risorse necessarie per superare il blocco del turnover". Schillaci ha ribadito che la sua azione è anche volta a "mettere in campo una strategia generale che riveda l'intero assetto relativo al reclutamento del personale sanitario, con misure di carattere sistematico anche intervenendo di intesa con il ministro dell'Università sul tema degli accessi ai corsi universitari e alle scuole di specializzazione".


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