In parlamento

Via libera al Ddl Anziani, è legge l'obiettivo del Pnrr per la non autosufficienza

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Il Parlamento ha approvato definitivamente il disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche a favore della alla categoria degli anziani non autosufficienti e realizza quanto previsto da uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr ). A beneficiarne saranno 14 milioni di over 65 in Italia. In particolare il provvedimento tende a ridurre i cosiddetti ricoveri impropri, che costringono gli anziani a rimanere nelle strutture oltre il day hospital previsto perché impossibilitati ad avere assistenza a domicilio. I 3 milioni di anziani non autosufficienti, inoltre, potranno beneficiare di piani di assistenza individualizzati mentre saranno implementante misure a favore dell’invecchiamento attivo, in modo da evitare che la persona anziana non si senta esclusa, ma integrata nel tessuto sociale. Il provvedimento riconosce il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio. Le norme rafforzano anche il diritto di accesso ai servizi di cure palliative creano, finalmente, un sistema di governance integrato, e introducono accanto alla gestione della disabilità e non autosufficienza la nozione di fragilità e le attività preventive connesse. Attiva, inoltre, una serie di semplificazioni e integrazioni delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Istituiti i “punti unici di accesso” ( PUA ) per effettuare, in un'unica sede la valutazione per definire “un progetto assistenziale individuale” (PAI) con cui prevedere tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali a favore della persona anziana. La misura è destinata agli anziani non autosufficienti che risultino già percettori dell’indennità di accompagnamento, i quali hanno la facoltà di optare per la nuova prestazione universale, graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ed erogabile, a scelta dell’anziano, sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona, di valore comunque non inferiore alle indennità e alle ulteriori prestazioni di cura e assistenza. Ulteriori elementi di rilievo sono la definizione di una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana, con il compito di coordinare gli interventi e la promozione di misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale. Vengono promosse nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane. Così pure di coabitazione intergenerazionale, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali. Prevista l’integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) e del servizio di assistenza domiciliare (Sad).La legge indica ai decreti legislativi delegati la definizione di persona anziana, la definizione di popolazione anziana non autosufficiente, la definizione del sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (Snaa). Gli enti del Terzo settore sono stati parte integrante di questo Ddl, nella fase di genesi e lo saranno anche in prospettiva futura. Lo hanno fatto indicando condizioni per lo sviluppo di linee guida, per gli strumenti di valutazione multidimensionale e nell’erogazione dei servizi Il Terzo Settore sarà centrale sia nell’assistenza degli anziani non autosufficienti sia nella promozione dell’impegno degli anziani in attività di utilità sociale e di volontariato. Si tratta dunque di una legge molto ambiziosa negli obiettivi da raggiungere e che modifica in profondità gli attuali assetti organizzativi.


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