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Manovra/ Intersindacale da Schillaci: risposte insufficienti, la mobilitazione continua. Anaao e Cimo: confronto serrato con il ministro ma lo sciopero del 5 dicembre resta confermato

di Red. San.

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"Apprezziamo la disponibilità al confronto dimostrata dal ministro Schillaci, così come anche la sua buona volontà di fronte alle richieste fatte da questa Intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari. Al momento, tuttavia, non abbiamo elementi concreti sufficienti per interrompere la mobilitazione". Lo scrive in una nota l'Intersindacale (Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm, Uil Fpl medici e veterinari, Cisl medici) al termine dell'incontro con il ministro al quale hanno sollecitato lo sblocco del tetto imposto da anni sulla spesa del personale, un piano assunzionale straordinario, la stabilizzazione dei precari, la riforma della formazione e contratto formazione-lavoro, finanziamento adeguato dei contratti e dell’indennità di specificità professionale, la defiscalizzazione del salario accessorio, la corresponsione TFS come il TFR con assegno unico e non a rate ritardate, nonché l'abolizione di tutte le penalizzazioni pensionistiche della Manovra 2024. "La situazione è drammatica - continua la nota - per questo la nostra mobilitazione continua con iniziative articolate e con sempre maggiore convinzione e compattezza". Anche Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno avviato un confronto serrato con il ministro della Salute "per cercare strategie e soluzioni per valorizzare la professione medica e sanitaria e il sistema nel suo complesso". Ma in una nota canticipano che "resta comunque confermato lo sciopero di 24 ore dei medici e dirigenti sanitari di martedì 5 dicembre".
Intanto, per i medici arriva la conferma di una schiarita almeno sul fronte delle pensioni. L'ultima a dichiarare, dopo le rassicurazioni della ministra del Lavoro Calderone dei giorni scorsi, la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli intervistata su Radio 24: «Per i medici è stato assicurato, non ci saranno tagli - ha detto -. Si parla di "sforbiciare" non solo pensioni di quelli che vanno in pensione anticipata, ma di rinviare proprio la norma di uno o due anni. Sono ipotesi sul tavolo, non c'è nulla di certo, noi però stiamo parlando, stiamo interloquendo col governo proprio per risolvere problemi come questo qui. Questo maxiemendamento ci sarà». Questo mentre il Ddl di bilancio (AS 926) è pronto al debutto: l'avvio dell'iter di esame è fissato martedì 14 novembre alle 14,30. Riferiscono alla Commissione i relatori senatori Damiani e Liris e senatrice Testor. Il ddl sarà discusso in Aula nella settimana dal 4 al 7 dicembre. Al termine della seduta di martedì si riunirà l’Ufficio di Presidenza integrato per definire la programmazione dei lavori.



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