In parlamento
Schillaci: nel Milleproroghe 10 milioni al fondo per i disturbi dell'alimentazione
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"In attesa della piena operatività del nuovo Nomenclatore tariffario e dell'ulteriore aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), atteso per il primo semestre 2024, al fine di garantire ai pazienti con disturbi del comportamento alimentare un'appropriata presa in carico da parte delle strutture regionali ho deciso, con un emendamento che sarà proposto in conversione al decreto Milleproroghe, di mettere a disposizione del Fondo straordinario dedicato, pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni, un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2024". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo a un'interrogazione durante il Question Time alla Camera, dopo le preoccupazioni espresse dalle associazioni di pazienti e famiglie sul mancato rifinanziamento del Fondo nell'ultima legge di Bilancio. "Resta fermo - ha precisato Schillaci - che, con l'entrata in vigore del nuovo Nomenclatore tariffario e dell'ulteriore aggiornamento dei Lea, sarà garantita finalmente la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l'erogazione delle prestazioni a beneficio di tutti i pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare, rendendo di fatto non più necessario un qualsivoglia Fondo straordinario a carattere temporaneo che finora è stato sperimentato".
"Ad oggi - ha spiegato il ministro - i pazienti affetti da anoressia e bulimia possono vedere soddisfatto il loro diritto di usufruire in esenzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio del disturbo. L'entrata in vigore del nuovo nomenclatore, su unanime richiesta delle Regioni, è stata programmata al primo aprile: gli assistiti potranno accedere a 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale. Ferme restando queste prestazioni, nell'ambito della proposta di aggiornamento dei Lea, la commissione per i Lea ha rilevato l'importanza di introdurre ulteriori 16 prestazioni di assistenza ambulatoriale da concedere in esenzione per il monitoraggio e la prevenzione di complicanze collegate, che sommate alle precedenti diventeranno 32".
La legge di Bilancio del 2022 aveva previsto, nelle more dell'aggiornamento dei Lea , l'istituzione presso il ministero della Salute di un Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione con dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2022 e 10 milioni per l'anno 2023. Fondo che l'ultima manovra non è stato rifinanziato. "Ad oggi dalle relazioni intermedie presentate da un apposito comitato tecnico-scientifico - ha sottolineato Schillaci - si evince che le Regioni e le Province autonome hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso solo il 3%". Le risorse complessive, quindi, ha concluso il ministro, sono state ripartite sulla base delle quote in eccesso di fabbisogno, ed entro il 31 ottobre di quest'anno le Regioni/Pa dovranno trasmettere una relazione e rendicontazione finanziaria.
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