In parlamento

Vaia: la vaccinazione non diventi strumento ideologico o politico

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La vaccinazione “è uno strumento di prevenzione fondamentale, ma non deve diventare uno strumento ideologico o politico”. Lo ha sottolineato Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministro della Salute, in occasione dell’incontro al Senato ’La prevenzione vaccinale come strumento di sostenibilità del Ssn’. “Se si punta tutto sull’obbligo però - ha rilevato Vaia - commettiamo un errore, poichè chi non vuole vaccinarsi, non lo farà in ogni caso. Al contrario, bisogna promuovere la prevenzione a 360 gradi, all’interno della quale i vaccini sono uno strumento importante, creando un ’calendario’ della prevenzione fissando gli appuntamenti che devono accompagnarci nell’arco della vita”.

I vaccini, in questo senso, sono centrali: “Il vaccino anti-Hpv ad esempio, offerto gratuitamente alle bambini e bambini dagli 11 anni - ha spiegato Vaia - previene vari tipi di cancro, alla cervice uterina ma anche al pene e alla laringe. Come ministero, con un’iniziativa promossa dall’Iss e dall’Università di Torino, già a giugno avvieremo un progetto pilota in alcune scuole di Piemonte e Lazio portando appunto la vaccinazione anti-Hpv nella aule anche con l’appoggio di alcuni testimonial”.

L’incontro è stato promosso dal senatore Quintino Liris, medico e membro della commissione Bilancio, con la partecipazione anche del direttore generale della Programmazione del ministero della Salute, Amerigo Cicchetti, e del segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) Silvestro Scotti. “La prevenzione - ha rilevato Quintino Liris - è uno degli strumenti per garantire la sostenibilità del Ssn”. E quattro sono i punti individuati come “irrinunciabili” per la messa a punto di una efficace strategia vaccinale, hanno spiegato gli esperti: tempestività nell’attuazione delle campagne vaccinali; utilizzo dell’IA per ottimizzare la progettazione di vaccini e terapie introduzione di vaccini combinati per semplificare il modello organizzativo; promozione di una corretta informazione.

Fondamentale anche il ruolo dei medici di famiglia: “La medicina generale può essere la vera arma contro l’esitazione vaccinale dei cittadini - ha affermato Silvestro Scotti - ma può ciò può funzionare solo in presenza di un investimento logistico-organizzativo coerente”.

Per Amerigo Cicchetti, in tema di vaccini “è importante avere metodologie come l’HTA per comprendere il valore delle innovazioni anche in campo vaccinale. Vaccini efficaci e sicuri hanno un effetto importantissimo per il mantenimento della salute a cui si aggiunge un profilo di costo-efficacia particolarmente vantaggioso. Inseriti in adeguati programmi di profilassi, possono generare addirittura dei risparmi in altri comparti della spesa sanitaria, come quello dei ricoveri o dei farmaci. Le evidenze in ambito farmaco-economico mostrano che molto spesso i programmi di prevenzione vaccinale portano a ridurre la spesa complessiva del servizio sanitario contribuendo alla sua sostenibilità”.


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