Lavoro e professione

Sciopero dei medici. Si blocca la sanità: adesioni al 75%

di Lucilla Vazza

È del 75% l'adesione allo sciopero dei medici, proclamato per oggi 16 dicembre da tutti i sindacati di categoria che rappresentano 200mila camici bianchi. La protesta contro i tagli alla sanità e per la difesa del Servizio sanitario nazionale, oltre che per la salvaguardia della dignità dei professionisti, si svolge su tutto il territorio nazionale e i vertici delle diverse associazioni sono riuniti in sit-in di fronte all'ospedale San Camillo di Roma. L’hashtag twitter della manifestazione è #sedicisciopero.

Risposte da Governo o nuovi scioperi
I medici italiani chiedono risposte al Governo, in assenza delle quali hanno gia' previsto due nuovi giorni di sciopero nel mese di gennaio. È quanto hanno annunciato i rappresentanti dei sindacati dei camici bianchi, in presidio davanti all'ospedale San Camillo di Roma in occasione dello sciopero odierno. «I sindacati dei medici hanno gia' fissato altri due giorni di sciopero nel mese di gennaio, perche' siamo sicuri che dal Governo non arriveranno risposte», spiega il segretario generale della Fimmg, Giacomo Milillo. Secondo il rappresentante dei medici di famiglia, «il Governo pensa di risolvere tutto con qualche provvedimento spot, come queste assunzioni non certe e senza finanziamenti. Noi non abbiamo richieste precise ma denunciamo l'assenza di un approccio organico e la situazione di un Ssn alla deriva: chiediamo quindi interventi strutturali sulla sua governance, sia sotto l'aspetto dei finanziamenti che in termini organizzativi, e che si risolva anzitutto primo il conflitto tra Governo e Regioni».

Quelle annunciate dal Governo «sono assunzioni del tutto ipotetiche, perché «non ci sono risorse aggiuntive e i finanziamenti dovrebbero arrivare dagli ipotetici risparmi delle Regioni, che pero' vengono da anni di tagli», ha detto Massimo Cozza, segretario della Cgil Fp Medici. «È un fatto storico che tutti i sindacati siano qui per portare avanti la mobilitazione e abbiamo in cantiere altri scioperi e manifestazioni. Il servizio pubblico- ha aggiunto- è in codice rosso e quindi andremo avanti finché non otterremo risposte e sopratutto finanziamenti per difendere e migliorare servizio pubblico, perche' spendiamo di meno della media europea: abbiamo attrezzature obsolete, ospedali vecchi, mancanza di strutture alternative sul territorio e di personale».

Anestesisti Aaroi: oggi saltano 40mila interventi
Sono almeno 40mila gli interventi chirurgici saltati oggi a causa dello sciopero. Lo ha affermato il presidente dell'Aaroi, il sindacato degli anestesisti, Alessandro Vergallo, durante il sit in a Roma. «Noi siamo la categoria più interessata dalle ragioni dello sciopero, abbiamo avuto una adesione altissima, dell'80%, di tutti i medici che non potevano essere precettati. Sono saltati almeno 40mila interventi di elezione, ma siamo riusciti a garantire senza problemi le urgenze».

Mmg e pediatri: chiusi 3 studi su 4
«I nostri pazienti che oggi troveranno chiusi 3 studi su 4 non se la prenderanno, crediamo, con noi perché li abbiamo preparati a questa giornata di protesta». Lo dicono Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), e Giampietro Chiamenti, presidente Fimp (Federazione italiana medici pediatri), che partecipano oggi al sit-in dei camici bianchi davanti all'ospedale San Camillo di Roma, dove sono presenti i vertici della maggioranza dei sindacati medici. «Abbiamo sensibilizzato i nostri assistiti - sottolineano i due leader sindacali - sul fatto che non scioperiamo contro di loro, ma al loro fianco, con l'obiettivo di non svuotare il Servizio sanitario nazionale e perché siamo convinti che è necessario evitare che i pazienti siano curati in maniera diversa a seconda della regione in cui vivono».



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