Lavoro e professione

Decreto appropriatezza, frena anche la Lombardia

Le «incongruenze del cosiddetto decreto appropriatezza e le conseguenti criticità applicative nella pratica clinica quotidiana dei medici di famiglia e nella gestione informatica». Questi i punti affrontati da una delegazione di Fimmg Lombardia nell’incontro con il governatore Roberto Maroni, presenti il Dg dell’assessorato Walter Bergamaschi e il presidente della commissione salute del Consiglio Regionale Fabio Rizzi.
Maroni, concorde sulla «indispensabile gradualità di applicazione del decreto», ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento e della necessaria condivisione dei professionisti nel percorso di miglioramento dello stesso, a partire dalle linee guida esistenti in Regione Lombardia, che tra l’altro non prevedono sanzioni.

È inoltre stato espresso il disagio dei medici di famiglia lombardi in ordine al mancato rinnovo della Convenzione nazionale, ferma al palo da oltre 5 anni. Secondo la Fimg «nello scenario lombardo tale ritardo rende, inoltre, estremamente complessa l’integrazione dei medici di famiglia nel quadro della recente legge di riforma della sanità regionale».

«È l’inizio di un percorso complesso» - ha dichiarato Fiorenzo Corti segretario regionale di Fimmg Lombardia - abbiamo registrato grande disponibilità da parte delle istituzioni, continueremo a lavorare per migliorare l'assistenza ai cittadini e valorizzare la figura dei medici di famiglia»


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