Lavoro e professione
La Fimmg di Milillo esprime «stupore e sconcerto per il modello comunicativo sostenuto da altri sindacati» e guarda all’Enpam
di Fimmg
Ci appare paradossale quanto si evidenzia nelle comunicazioni di questi giorni da parte di alcuni sindacati minoritari dell'area convenzionata.
In particolare, c'è chi afferma percorsi di rinnovo della Acn per la medicina generale viziati da illegittimità, ma si guarda bene dall'attivare gli atti conseguenti, che imporrebbero documentate denunce alla magistratura e l'assunzione della responsabilità per l'ennesimo rinvio alle “calende greche” della nuova Acn; c'è chi invece, a sostegno delle proprie tesi, difronte a ricorsi respinti asserisce falsamente di avere ottenuto vittorie.
A fronte di tutta questa aggressione verbale nei confronti anche della Fimmg si ha il coraggio di porre una richiesta di confronto per realizzare una unitarietà di intenti, che nei fatti si vilipende.
A questo punto è necessario rappresentare ai medici di medicina generale italiani che Fimmg, avuta conferma anche dagli eventi più recenti della bontà delle proprie idee, resta fedele alla piattaforma già presentata nell'aprile 2014 e, per quanto riguarda il tema di questi ultimi giorni, a chi vuole mantenere in ambiti assicurativi le tutele della fragilità (primi 30 giorni, IPM) risponde, con coerenza rispetto a quanto fino ad ora solo da noi sostenuto e fatto, chetali aspetti vanno risolti nell'ambito dell'Enpam quale ente di previdenza e assistenza dei Mmg .
Rispetto all'assistenza di malattia per i primi 30 giorni si deve poi precisare che la posizione dei Ministeri vigilanti è stata sempre interpretata da Fimmg come interlocutoria e non ostativa in assoluto, tanto è vero che ora fonti accreditate pubblicamente asseriscono che sembra prossima una autorizzazione all'Enpam ad erogare l'assistenza diretta.
La Fimmg prosegue per la sua strada con determinazione e senza cedere a provocazioni o perdere tempo dietro le polemiche di chi privilegia interessi di bottega, come palesemente fatto con i ricorsi, respinti, contro l'ente previdenziale, preferendo con esso una franca interlocuzione programmatico/strategica a favore della categoria.
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