Lavoro e professione

Federspev: inaccettabile l’esclusione degli over 70 dalla polizza long term di Enpam

di Michele Poerio (presidente Federspev)

La Federazione nazionale sanitari pensionati e vedove (Federspev), che rappresenta i pensionati sanitari medici e loro superstiti iscritti all’Enpam, ha appreso dalla rivista della Fondazione Enapm, che la Fondazione stessa, tramite l’Ente di Mutua Assistenza per i professionisti Italiani (Enapi), ha sottoscritto una polizza Long Term Care a favore degli iscritti medici, odontoiatri e loro familiari attraverso cui, in caso di perdita dell’autosufficienza, viene assicurata l’erogazione di una rendita di 1.035 euro mensili non tassabili, da aggiungersi alle tutele già previste dall’Ente e ad ogni altro reddito dell'iscritto.
La lodevole iniziativa assunta dalla Fondazione, da tempo auspicata anche da questa Associazione, contiene però una limitazione assurda, inaccettabile e a nostro parere illegittima: dalla copertura assicurativa prevista dalla polizza, il cui costo è a carico integrale della Fondazione nell'ambito dello stanziamento annuo previsto dall’art.31 del Regolamento del Fondo di Previdenza Generale destinato alle prestazioni a carattere assistenziale, sono stati infatti esclusi gli iscritti che alla data del 1° agosto 2016 abbiano già compiuto 70 anni.
Gli iscritti che alla stessa data, e anche per un solo giorno, non hanno raggiunto tale età, fruiranno invece della copertura anche dopo il compimento del 70° anno.
E' quindi palese la discriminazione operata dall’Ente nei confronti degli iscritti già settantenni (proprio quelli che con maggiore probabilità potrebbero aver malauguratamente necessità della tutela Ltc), tenendo presente in particolare che il costo della polizza non è a carico di singoli, ma interamente addebitato allo stanziamento per le prestazioni assistenziali dell’Ente destinato invece dalla normativa alla generalità degli iscritti.
Discriminazione palese, che del resto la stessa Fondazione Enpam, rendendosene conto, in sede di annuncio dell'iniziativa ha tentato di minimizzare sostenendo che per gli iscritti ultrasettantenni esclusi dalla polizza l'Ente già provvede “ in proprio” nell'ambito delle prestazioni assistenziali, attraverso cioè la concessione del contributo per l'assistenza domiciliare.
Tale equiparazione è assolutamente priva di valore perché la concessione di tale contributo mensile di assistenza domiciliare ( pari soltanto a circa la metà di quello previsto dalla polizza Ltc) è soggetta a condizioni e requisiti completamente diversi: il contributo è attribuibile soltanto in caso di reddito familiare esiguo ed è un assegno lordo soggetto ad Irpef che ne riduce l'ammontare netto di un altro 30%.
Per i motivi suesposti la scrivente Federazione ritiene illegittima l’iniziativa dell'Ente ed intende impugnarla in ogni sede.
Si chiede quindi a codeste Amministrazioni (ministeri del Lavoro e dell’Economia, Corte dei Conti, Authority per la concorrenza, Commissione parlamentare di controllo sulla previdenza) di voler intervenire, nell’ambito dei propri poteri di vigilanza, affinché la Fondazione Enpam sospenda l’adesione alla polizza e prosegua nell'iniziativa correggendo l’illegittima discriminazione nei confronti degli iscritti ultrasettantenni.


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