Lavoro e professione

Ddl Lorenzin/ Osteopatia, via all’iter per diventare professione “col bollino”

di Lucilla Vazza

Attesa, polemizzata, osteggiata, ritardata, ma ora è fatta. Grazie all’approvazione del Ddl Lorenzin l’osteopatia italiana fa il suo debutto tra le professioni sanitarie “col bollino”, ed è sempre più vicina al riconoscimento pieno. Perché è doveroso precisare che da oggi comincia il cammino per il riconoscimento che, per la sua complessità, non può essere automatico, deciso cioè da una norma. In ogni caso, il 2017 chiude in bellezza per i circa 3mila osteopati iscritti al registro ufficiale Roi e che già oggi si prendono cura di 10 milioni di italiani.
L’iter per il riconoscimento della professione è definito dall’articolo 7 del ddl ed è stato approvato nella seduta di oggi al Senato a larga maggioranza con 148 voti su 173 . «Un risultato atteso da tempo e fortemente voluto dal Registro che in questi tre anni ha partecipato attivamente all'iter di approvazione del provvedimento» dichiara Paola Sciomachen, presidente del Roi - Registro degli Osteopati d'Italia, che ringrazia le istituzioni che hanno supportato l’approvazione del provvedimento.

L’iter delineato dal Ddl Lorenzin prevede infatti, per la successiva istituzione della professione sanitaria di osteopata, la definizione delle competenze professionali e del relativo curriculum formativo, previo parere tecnico scientifico del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e con accordi sanciti in Conferenza Stato-Regioni.
Un decreto del ministero dell'Istruzione dovrà definire l'ordinamento didattico della formazione universitaria delle nuove professioni, come previsto dall'articolo 3bis del provvediemento.
Dopo la pausa natalizia, il Roi riprenderà subito i lavori per riaprire il dialogo con le istituzioni coinvolte nel processo di “istituzione” della professione sanitaria.

«Si partirà dalla definizione delle competenze dell'osteopata, un passaggio fondamentale per delineare i confini e gli ambiti della professione all'interno del Sistema Sanitario Nazionale. In tal senso, presto presenteremo la nostra proposta di Core Competence che porterà successivamente a definire il Core Curriculum, ossia gli standard formativi necessari per l'esercizio della professione dell'osteopata» conclude Sciomachen.


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