Lavoro e professione

Covid: da professioni sanitarie appello al Governo per il Bonus baby-sitting

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

Un appello urgente al Governo a essere inclusi nella partita del bonus baby-sitting. Lo lanciano in un comunicato congiunto assistenti sociali, biologi, chimici e fisici, farmacisti, ostetriche, psicologi, veterinari e altri operatori. Nel decreto 30/2021 del 13 marzo "Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena", «la nostra - affermano gli operatori di queste categorie - è un'assenza ingiustificata che contraddice la necessità di non compromettere il prosieguo delle attività di cura, assistenza e prevenzione nel territorio, nelle strutture sanitarie e nei luoghi di lavoro, già messo a dura prova in questi mesi di crisi pandemica. Tutti i professionisti della salute hanno risposto e stanno rispondendo alla crisi con impegno e dedizione senza badare a festività né a orari - ribadiscono gli operatori - sperimentando un’estrema difficoltà a conciliare vita e lavoro, servizio alla collettività e organizzazione familiare. In particolare la componente femminile, maggioritaria nelle professioni sanitarie e socio-sanitarie, e chi lavora in regime libero-professionale. A fronte di questa evidenza, le Federazioni e gli Ordini nazionali di Assistenti sociali, Biologi, Chimici e Fisici, Farmacisti, Ostetriche, Psicologi, Veterinari, con il sostegno delle Federazioni di Infermieri, Medici e TSRM PSTRP ricomprese nel decreto legge 30/2021, chiedono al Governo di eliminare questa inspiegabile esclusione al più presto possibile, così da permettere a decine di migliaia di professionisti di potersi dedicare ai loro compiti e alla collettività senza ulteriori preoccupazioni per i propri cari».


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