Lavoro e professione
Covid/ Fnomceo: dei medici sospesi uno su quattro si è vaccinato. Dal 1° dicembre terza dose obbligatoria
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Uno su quattro, tra i medici e gli odontoiatri sospesi ai sensi del DL 44, si è vaccinato, ed è tornato a esercitare la professione. A comunicarlo, la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, che riceve il flusso di dati dagli Ordini provinciali. Su 106 totali, sono 84 gli Ordini che hanno comunicato almeno una sospensione. Sospensioni che, sinora, sono state 2.365, delle quali 598 revocate per avvenuta vaccinazione. Rimangono sospesi, attualmente, 1.767 professionisti su 468mila iscritti agli albi dei medici e degli odontoiatri. "Il quadro si va via via completando, e aumentano, sia in valore assoluto sia in percentuale rispetto al totale dei sospesi, i colleghi per i quali la sospensione dagli Albi è servita in qualche modo da ‘pungolo’ – osserva il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. All’appello mancano 22 Ordini, che non hanno ancora ricevuto i nominativi degli iscritti sospesi".È facile pensare che, con molta probabilità, questi professionisti stiano ancora esercitando la professione. L’invito è quindi "a concludere al più presto l’iter per la sospensione e la comunicazione dei nominativi agli Ordini per gli opportuni adempimenti”.
“Questa pandemia, che ci tiene ancora in grande apprensione per lo sviluppo della quarta ondata, soprattutto in Europa, mostra come il virus che causa Covid non sia domato e come le terribili conseguenze, nel nostro Paese, siano contenute solo grazie all’alta adesione alla campagna vaccinale – aggiunge -. Per i sanitari, questa vaccinazione è oramai considerata un requisito essenziale per l’esercizio della professione, così come definito dalla legge: non può esserci medico che non crede all’efficacia del vaccino. Per questo servono norme chiare e adeguate, di facile e uniforme attuazione, in modo tale che il messaggio sulla validità del vaccino parta proprio dai professionisti della salute, testimoni della sua straordinaria efficacia”.
“I dati elaborati oggi dalla Fiaso ci dicono che il 42% degli operatori sanitari ha già ricevuto la dose booster, per un totale di circa 600mila operatori su 1 milione e 400mila unità – conclude Anelli -. Dobbiamo accelerare per metterli in sicurezza e per proteggere, nel contempo, i pazienti. E dobbiamo far sì che i medici che, senza motivi clinici, non si vaccinano non possano esercitare la professione. Per questo serve un sistema semplice e chiaro per individuarli, in modo da poter intervenire”.
In questa direzione, secondo Anelli, il ministro della Salute starebbe preparando un decreto che, a partire dal 1° dicembre, renda obbligatoria la terza dose per tutti i sanitari. Il presidente Fnomceo chiede anche che, con l'obbligatorietà della terza dose, sia resa al contempo più efficace su tutto il territorio nazionale la norma in merito alla sospensione dei sanitari che non si vaccinano, prevedendo che la funzione sospensiva sia demandata direttamente all'Ordine dei medici.
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