Lavoro e professione

Covid: dal Governo 15 milioni alle famiglie dei medici deceduti. Anelli (Fnomceo): si sana grave ingiustizia

di Red.San.

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Sono 370 i medici e gli odontoiatri morti durante la pandemia: di questi, 216 erano medici di famiglia, del 118, guardie mediche, specialisti ambulatoriali, liberi professionisti, mentre 30 erano odontoiatri. A favore delle circa 250 famiglie di questi professionisti andrà lo stanziamento - 15 milioni sollecitati dai ministri Speranza e Bonetti - che il Consiglio dei ministri ha deliberato dopo il flop dell'emendamento al decreto Ristori. "Si viene così a sanare una grave ingiustizia verso i colleghi scomparsi e i loro familiari, che al dolore per la perdita aggiungevano la tribolazione economica - spiega il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli -. Mentre infatti i medici dipendenti hanno copertura Inail, questo non vale per i liberi professionisti e per medici convenzionati, che costituiscono oltre la metà dei medici scomparsi. Nessun risarcimento da parte dello Stato è andato a queste famiglie, che hanno pagato il prezzo più alto per il bene di tutti noi, degli oltre dieci milioni e settecentomila guariti e dell'intero Paese".

Fnomceo, tuttavia, ringrazia l'Enpam, l'Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, "che si è fatto carico di qualche aiuto, la Fondazione Diego Della Valle, per aver avviato una raccolta fondi, l'Onaosi, per aver aperto anche agli orfani dei sanitari caduti non contribuenti, permettendo loro di studiare nel collegio unico di Perugia, grazie anche a una donazione fatta all'Ammi, l'associazione delle mogli dei medici. Sono tutte iniziative meritorie, ma era giusto far sentire, finalmente, la voce dello Stato".

Anche Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam, si dice "molto soddisfatto" della decisione di istituire un fondo da parte del Governo. "Ritengo giusto - sottolinea - riconoscere a tutti i colleghi, vittime del dovere professionale, un adeguato supporto per i loro cari: lo ritengo un atto di giustizia civile".

“Un segnale di solidarietà e giustizia - commenta dal canto suo Paolo Biasci, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri -, un gesto di sensibilità atteso da tutti noi, ma non per questo meno importante. Il nostro pensiero grato va ai ministri Speranza e Bonetti, a lungo impegnati per ottenere questo risultato. E ora, insieme a degli interlocutori affidabili e determinati, restiamo al fianco delle famiglie dei nostri colleghi che si sono sacrificati per curare i loro pazienti”.


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