Lavoro e professione

Ucraina: ortopedici italiani si mobilitano per profughi con strutture e medici

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Gli ortopedici italiani sono pronti a garantire assistenza sanitaria ai profughi dell'Ucraina già arrivati in Italia e a tutti quelli che arriveranno. Lo rende noto la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) che, insieme alla Fondazione per Educazione & Management in Ortopedia (Femor), si è attivata per facilitare l'accoglienza dei rifugiati, spesso affetti da gravi patologie osteoarticolari.

"Chi scappa dalla guerra va accolto senza se e senza ma", afferma il presidente Siot, Paolo Tranquilli Leali, che ha condiviso l'iniziativa con il coordinatore della Commissione Cooperazione internazionale, Federico Santolini, e con il presidente Femor, Michele Saccomanno. "Come italiani e come medici - dice Tranquilli Leali - sentiamo il dovere di dare il nostro contributo in termini di solidarietà". Gli Ortopedici della Siot si aspettano di dover "offrire assistenza e primi soccorsi su un'ampia casistica di infortunistica dovuta alle drammatiche modalità della fuga: fratture, distorsioni, lacerazioni cutanee che, nei pazienti più fragili, possono comportare complicanze anche gravi".

E per garantire assistenza sanitaria minimizzando i rischi di diffusione del Covid-19 e di altre patologie infettive, saranno anche rafforzate le procedure di sicurezza già molto rigorose in Italia, che prevedono l'uso di guanti, mascherine e tute anti Covid. In Ucraina infatti la condizione sanitaria è molto diversa rispetto a quella italiana, secondo i dati Oms "la copertura vaccinale completa per il Covid-19 in Ucraina - precisa il presidente Siot - raggiunge il 34,5% contro quasi il 90% del nostro Paese e l'incidenza della tubercolosi in Italia è di 10 casi per 100mila contro 42,2 per 100mila in Ucraina, dei quali circa il 30% sono antibiotico resistenti".

Della rete di strutture sanitarie messa a disposizione dalla Siot, al momento, fanno parte i reparti di Ortopedia e Traumatologia di sei strutture ospedaliere, a Riccione, Roma, Sassari, Bari, Genova, Vicenza. La SIOT, inoltre, mette a disposizione anche l'email ortopedico@siot.it per richieste di informazioni sanitarie sull'apparato osteoarticolare. Le risposte saranno fornite anche in lingua ucraina.


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